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Caso Koulibaly, parla l’arbitro Irrati: «Ho fatto solo il mio dovere. L’arbitro ero io, non Pioli»

Caso Koulibaly, parla l’arbitro Irrati: «Ho fatto solo il mio dovere. L’arbitro ero io, non Pioli»

Quasi una settimana dopo Lazio-Napoli, ecco le prime parole dell’arbitro Massimiliano Irrati sul caso Koulibaly, e sulla sua decisione di interrompere il match dopo i buu del pubblico laziale nei confronti del calciatore francosenegalese del Napoli. L’occasione buona per parlarne è l’incontro tra arbitri, allenatori e capitani, in corso allo stadio Olimpico di Roma: «Mi fa piacere che i complimenti che sto ricevendo derivino da una scelta legata a una causa così importante. È giunto il momento di stroncare in modo deciso certi atteggiamenti. Io ho dato il mio contributo, ma ho fatto solo il mio dovere, come avrebbero fatto anche tutti gli altri arbitri”.

Il racconto di quei momenti: «Si è trattato di attimi davvero imbarazzanti per tutte le persone che hanno una coscienza ed un animo buono: non si poteva andare avanti in quel modo. È dispiaciuto un po’ a tutti riascoltare cori di quel genere nei confronti di Koulibaly. In ogni caso, la decisione di sospendere definitivamente la gara non sarebbe stata di mia competenza: ci sono discorsi di ordine pubblico di cui non posso essere a conoscenza. Mi ha fatto piacere che, dopo la partita, il difensore del Napoli abbia avuto per me parole di ringraziamento, dicendomi che ero stato coraggioso». L’ultima chiosa su Stefano Pioli, che aveva detto che al posto di Irrati non avrebbe sospeso il match: «L’arbitro lo faccio io, non lui: so io cosa il regolamento mi impone di fare». 

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