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Fiorentina-Napoli, pagelle / Allan inguardabile, centrocampo panariello della tombola. Addio febbraio bisesto

L’orrendo febbraio è finito. Una sola vittoria, con il Carpi. Poi due pareggi e una sconfitta più l’eliminazione dall’Europa League.

Fiorentina-Napoli, pagelle / Allan inguardabile, centrocampo panariello della tombola. Addio febbraio bisesto

Le pagelle di Fiorentina-Napoli 1-1

REINA – Il giallo porta bene nel lunedì 29 bisesto. Il culo assiste lui, gli azzurri e tutti noi grazie a San Palo e Santa Traversa – 6

La cosa più bella di Reina, stasera, è stato il colpo di testa al 25’ del primo tempo – 6

HYSAJ – Borja Valero, maligno come un Borgia papalino, gli impartisce lezioni di calcio. Aggiungeteci Marcos Alonso e la mediocrità è assicurata – 5

Ad Hysaj, Borja Valero ha fatto ballare il tango argentino. Troppi errori – 5

ALBIOL – Tra l’occhio nero e Kalinic, mai visto soffrire così quest’anno. Ma lui intigna e resiste, strattona e si fa ammonire. Talvolta lento, come sull’angolo del gol – 6

In calo nel secondo tempo, in netta controtendenza rispetto alla crescita della squadra dopo l’intervallo – 6

KOULIBALY – È un muro nel senso autentico della parola, quando però avvia l’azione è capace di truci cazzate, direbbe zio Sarri, tipo quella che lancia Kalinic verso Reina – 6,5

Mi hai tolto le parole di bocca, Fabrizio caro. Al 31’ del primo tempo regala la palla a Tello che per fortuna viene castigato dalla traversa mandata in terra da San Gennaro. È capace di grandi giocate e di cappellate senza pari – 6

GHOULAM – Tello gli fa girare la testa, quanto gliela fa girare. All’attivo quattro cross. Un po’ poco – 5

Peggiore in campo. Sbaglia tutto. Tello lo sovrasta. Non difende. Ma che serata de mierda, per Faouzi, Fabrizio – 3

ALLAN – Inguardabile – 4

Un problema corto e nero a centrocampo. Nelle gambe non ne ha manco un po’ – 4

DAVID LOPEZ dal 22’ del secondo tempo – Non cambia nulla con il suo ingresso – 5

Oddio, meglio lui di Allan – 6

JORGINHO – È l’unico, ovviamente, a tenere botta in una partita che trasforma il centrocampo in un panariello della tombola, dove chi pesca il numero giusto, alla velocità della luce, riesce a fare male – 6,5

Presente a se stesso e alla squadra. Uno dei migliori in campo – 7

HAMSIK – Prestazione contraddittoria. Subisce a larghi tratti la frenesia viola, come stordito, ma quando trova il tempo è ispirato, prima un magnifico lancio per Insigne, poi la parabola che proietta Callejon verso Tatarusanu – 6

Salverei solo l’intuizione geniale che manda Callejon in porta, parato dal portiere viola dal nome impronunciabile che, come se non bastasse, para subito dopo anche Higuain. Ahi ahi che dolor – 5,5  

CALLEJON – Dona ai viola l’angolo del gol. Sui piedi ha il pallone che potrebbe valere 60 punti in classifica ma il diagonale è schiaffeggiato con successo dal portiere rumeno della Fiorentina – 6

La fretta (la paura?), si sa, è una cattiva consigliera. E quell’angolo concesso alla Fiorentina (da cui scaturisce il gol viola) è una pecca dovuta alla testa non abbastanza fissa sul tricolore. Il gol glielo parano (ed era un tiro bellissimo) ma è totalmente scoordinato quando non passa la palla ad Insigne che è in area, nel secondo tempo, ma spara alle stelle – 6

MERTENS dal 32’ del secondo tempo – Un solo spunto notevole, in un quarto d’ora – senza voto

Il ritmo però lo ha dato. E proprio nel momento in cui la Viola era spompata – sv

HIGUAINFinalmente qualcuno gli passa la palla. Un giocatore viola, però, non un compagno di squadra. Tatarusanu replica su di lui il miracolo già fatto su Callejon. Sarà il dibattito della settimana, cara Ilaria: la solitudine del numero nove, dieta permettendo – 6,5

Il chilo e mezzo di Higuain ha abboffato la… rete più del suo venticinquesimo gol – 6,5

GABBIADINI dal 45’ del secondo tempo – Entra nel recupero e dà una palla decisiva a Insigne – senza voto

Stavolta devo spezzare una lancia in suo favore: che senso ha buttarlo dentro al 45’? Almeno fategli giocare dieci minuti, vabbé anche sette, ma non tre… – sv

INSIGNE – Efficacissimo in fase difensiva, almeno tre volte. Là davanti ha l’ultima occasione per schiodare il risultato dall’uno a uno – 6

Non mi è piaciuto. E neanche ai compagni, credo: ha beccato un sacco di cazziate da Higuain, mi è sembrato – 5,5

SARRI – L’orrendo febbraio è finito. Una sola vittoria, con il Carpi. Poi due pareggi e una sconfitta più l’eliminazione dall’Europa League. Tre punti sono pochi per dire che il sogno è infranto ma il risultato di stasera non leva e non mette. Inutile (Ps. Ma Allan come l’ha visto in settimana?) – 6

A ragionare con chiarezza il punto è tutto guadagnato: grasso che cola, oro che luccica, arcobaleno doppio nel cielo di Napoli dopo la pioggia, a voler interpretare i simboli di questo lunedì ventoso. È stata la prima volta che nessun pullman ha stazionato nell’area, tanto per cominciare, la prima volta (insieme alla partita di andata) che due squadre si sono scontrate a viso aperto, facendoci divertire. Il primo tempo è appartenuto a loro, il secondo a noi. Per loro due traverse in una bomba carta, per noi due parate straordinarie di Tatarusanu buttate in gola senza neanche un po’ d’acqua per evitare di affogarci. Se tutte le squadre di serie A prendessero noi e i toscani come modello, il campionato italiano se la giocherebbe alla pari con i più seguiti al mondo. Il pareggio è il miglior risultato che potessimo ottenere, stasera, in questo finalmente ultimo giorno di un febbraio bisesto che mi è parso lunghissimo e maledetto: se lo semo levato dai…, a dirla con Riccardo Garrone; e pure questo è un grande risultato – 6

TAGLIAVENTO – Bravo – 7

“Tagliavento” e “bravo” nella stessa frase non si possono sentire, Fabrizio mio. Un sacco di falli non fischiati, fuorigioco presi a caso e roba del genere. Tagliavento non può mai essere preciso come un coltello di precisione. Diciamo che è più da taglio di vene nella vasca da bagno – 5

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