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Sampdoria-Napoli 2-4, pagelle / Le incomprensibili punizioni di Ghoulam, Callejon incarna la Trinità del modulo sarrita. Anche i piccioni si fermano a guardare

Sampdoria-Napoli 2-4, pagelle / Le incomprensibili punizioni di Ghoulam, Callejon incarna la Trinità del modulo sarrita. Anche i piccioni si fermano a guardare

REINA – Il colpo di testa di Eder è una sorpresa, una manata sulla sua capa monnata. La faccia fa una smorfia che parla: “Ma la devo parare io?”. Capita. In compenso, fionda una magistrale parabola per il Pipita che però s’impapocchia – 6

In passato, dopo papere del genere, ci è capitato di perdere le meglio partite. Direi che anche chiudere in positivo è una prova di maturità – 6

HYSAJ – Tra i più continui in una partita che procede a scosse e strappi. Qualche traversone nel deserto, ma è oltre la sufficienza semplice. In più ha il bonus-malus dei piccioni di Marassi – 6,5

La sua è una zona poco battuta, in difesa, ma si lancia in attacco, propone. Insomma, fa una buona partita – 6,5

ALBIOL – Il migliore con Callejon. Chiude tutte le falle che può, con zampate e capocciate. Poi si procura il rigore, grazie allo sciagurato Barreto – 7

Copre tutto ciò che c’è da coprire. Con il rigore, poi, ha ampiamente superato i compagni in difesa. Bello – 7,5

KOULIBALY – Controversa, molto controversa la sua prestazione. Ha evidenti cali di concentrazione e perde il contrasto con Carbonero nell’azione del primo gol blucerchiato. In positivo, intercetta due pericolose incursioni, una di Eder l’altra di Cassano. Quando il Napoli domina con il pressing è sponda indispensabile di Jorginho – 6

È suo l’erroraccio che offre la palla a Correa, se non sbaglio. Bellissima la palla che fa arrivare a Higuain e che il Pipita non finalizza. Sì, hai ragione, partita molto molto controversa – 6

GHOULAM – Gira parecchio a vuoto. Non è esaltante, comprese le due incomprensibili punizioni che gli hanno fatto battere – 5,5

Le punizioni erano comprensibilissime, Fabrizio, solo che adesso basta fargliele tirare, ok? Il peggiore dei nostri, per me – 5

STRINIC dal 25′ del secondo tempo – Entra alla grande sulla fascia sinistra. Non sbaglia nulla. O quasi: in una fase delicatissima della partita, sul 2 a 3, preferisce il tiro all’assist – 7

Perché è pulito, serio, svolge il suo compito perfettamente. Usando una metafora scolastica, è uno di quelli che a meno che non sia interrogato non toglie la parola al compagno per primeggiare su di lui. Meticoloso, preciso. Gli manca ‘a cazzimm, insomma – 7

ALLAN – Alterna grandi numeri, almeno cinque contati, tra tunnel e serpentine, a paurose pause, metafora napoletana sul mare di Genova – 6

Sì, però i grandi numeri sono belli assai. Almeno mezzo voto in più – 6,5

JORGINHO – Una giornata da mediano, a recuperar palloni. Fa il difensore su Eder, nella confusa trincea azzurra. Ammonito per un fallo inesistente – 6

Un damerino in un campo di patate. Eppure si sporca le scarpe e gioca senza fiatare, nonostante sia evidente che gli costa una fatica immane. E gioca anche con classe. Merita di più – 7

HAMSIK – Decisivo il suo forcing su Barreto, che diventa l’assist del primo gol. Sporca una quantità impressionante di palloni avversari e s’inventa un gol insolito per lui: slalom vincente e scivolata di punta. Visto però che oggi sono luci e ombre per tutti, le sue ombre, sinistrissime, sono due palle perse in modo letale, sui cui poggiano i due gol della Sampdoria – 6

Su Barreto è stato tanto scaltro da risultare bellissimo. Quel piedino messogli tra le gambe, da dietro, è stato pura poesia. La cazzimma di cui sopra, quella che Strinich ancora non ha. Non ce l’ha manco Hamsik, ma quando gli balena per un attimo negli occhi mi fa emozionare. Peccato che poi inneschi il contropiede della Samp e peccato che ancora una sua palla persa dia luogo al corner per loro che gli frutta il gol. Peccato, anche, che abbia fatto pari pari contro l’Inter martedì. Però, che vuoi, Fabrizio: quel piedino, insieme a quel gol da padreterno che ha fatto, oh, m’ha fatt murì – 7

CALLEJON – Incarna la Trinità del modulo sarrita: è in difesa, è a centrocampo, è in attacco. Bello da vedere anche senza palla. Un assist di prima al Pipita strappa applausi a tutto lo stadio. E fa un duetto da show con Allan – 7,5

Ormai non ci sono più parole per descrivere la preziosità di questo spagnolo magro e appuntito che pure balla in mezzo al campo come fosse una libellula che modula l’aria con il suo respiro. Il petto a petto con Higuain dopo il primo gol è come un “Tenimmece accussì anima e core; sul gol di Hamsik, nell’abbraccio azzurro, è quello che urla di più. Fa un lavoro sporco che rende il gioco pulitissimo – 8

EL KADDOURI dal 38′ del secondo tempo – Un tiro e una bella sponda per Higuain – 6

Altruismo, troppo, ma che panchina straordinaria abbiamo con Omar – 6

HIGUAIN – Il Pipita mostro di questa stagione avrebbe fatto almeno tre gol. Il Pipita un po’ sazio di Marassi garantisce il minimo sindacale e va bene così. Ma il voto non è alto – 6

Ventuno gol in ventuno partite. Ventuno sfumature di rabbia che diventa gioia – 6,5

INSIGNE – Con quella barbetta un po’ così fa il rigorista a Genova e segna. Si muove parecchio e l’ultimo tocco non è sempre preciso. Ma è l’uomo del destino che cambia la partita. Provoca il secondo giallo di Cassani, poi esce e Mertens dà l’estrema unzione alla Samp – 6,5

Lo ha chiesto lui, di tirarlo? O gliel’ha regalato Higuain. Non sono riuscita a capire, mi ero distratta. Ma ha tirato con freddezza. Mi basta – 6,5

MERTENS dal 30′ del secondo tempo – Finalmente concreto, senza piroette superflue. E segna pure di sinistro – 7

Si butta a terra troppo facile, a volte. Ma il gol è stato stupendo – 6,5

SARRI – Il Napoli vince una partita fondamentale, tra sciatteria e perfezione. A chi gli chiede dei gol subiti suggeriamo di rispondere come l’Innominabile: “L’importante è segnare più dell’avversario”. Sigilla con 47 punti, il Morto che parla, cioè Mancini, la settimana più difficile da quando è a Napoli – 7

“Continuate, continuate”, gli diceva quando eravamo sul 2-0. Il pressing del Napoli è tutto merito suo. Persino i piccioni sono rimasti immobili ad ogni azione azzurra, persino la natura si ferma di fronte alla bellezza di questo Napoli. E sì che abbiamo mollato, a un certo punto, eh, siamo diventati molli, ci siamo seduti sulle gambe convinti di aver già portato a casa il risultato. Ti dirò: se quella con il Sassuolo è stata la più bella (insieme a quella contro la Fiorentina), quella di oggi è stata la più brutta, ma per fortuna ce la siamo cavata con carattere. Certo, sarà omofobo, ingenuo, toscanaccio, quello che vuoi tu, ma ha avuto la capacità di tenere la barra dritta e portare a casa il risultato. Fragile, ma cazzuto. E cazzuti pure noi: Napoli ammalata di colera, magari, ma vi abbiamo schiattati con la parte buona – 7  

ARBITRO ORSATO – Non sempre impeccabile, ma le decisioni cruciali sono tutte giuste – 6

Sì, diciamo che le sciocchezze sono elargite ad entrambe le squadre ma che nessuna , forse, era rilevante – 6

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