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Visitare l’opera di Antonello da Messina e diventare il “Ritratto d’uomo” negli scatti di cinque fotografi

Visitare l’opera di Antonello da Messina e diventare il “Ritratto d’uomo” negli scatti di cinque fotografi

Cinque fotografi specializzati in giochi di luce, che dalla luce sono attratti e che la utilizzano in modi diversi nei loro scatti. Cinque stili differenti, cinque shooting fotografici affidati all’estro creativo di altrettanti professionisti per una singolare interpretazione fotografica del celere “Ritratto d’uomo” di Antonello da Messina. È “Ri-tratti, Antonello incontra la fotografia”, una rassegna che inaugura il domani 12 dicembre e che è organizzata da Gallerie d’Italia in collaborazione con Civita e Agenzia Controluce: cinque fotografi selezionati dal fotoreporter Mario Laporta, direttore artistico dell’iniziativa, tenteranno di ricostruire le stesse luci e la stessa postura del ritratto originale adoperando come modelli i visitatori del museo.

Dipinto olio su tavola nel 1476, il “Ritratto”, proveniente dalle collezioni del Museo civico d’arte antica di Palazzo Madama, a Torino, è in esposizione per la prima volta a Napoli (fino al 10 gennaio) grazie ad uno scambio con il Museo torinese e apre la rassegna “L’ospite illustre”, che porterà in giro per l’Italia capolavori di collezioni prestigiose. Con “Ri-tratti”, i visitatori scelti come soggetti dai cinque fotografi potranno assistere a tutte le fasi di produzione, lavorazione e post-produzione dei singoli scatti. In tempo reale, le foto saranno immesse in rete con link che i “modelli” potranno acquisire per la condivisione sui social network.  

«I primi dieci visitatori vengono selezionati in base al form reperibile sul sito di Gallerie d’Italia – spiega Mario Laporta, dell’Agenzia Controluce – Vengono scelti i primi dieci che inviano la richiesta via mail. Altri 10, invece, verranno selezionati direttamente dai fotografi tra i visitatori, in base a parametri del tutto personali per ciascun autore, secondo le caratteristiche del viso o del corpo idonee alla foto che intendono scattare: un particolare dell’abbigliamento, il naso aquilino “quattrocentesco”, il sopracciglio mobile come quello immortalato nel Ritratto, potrebbero essere i requisiti di scelta». Per lo shooting di Francesco Zizola, il primo in programma, il 12 dicembre, i posti sono già al completo, ma nei prossimi giorni sarà possibile prenotarsi per i prossimi appuntamenti direttamente sul sito di Gallerie d’Italia http://www.gallerieditalia.com/.

Una volta effettuati gli scatti, i fotografi consegneranno il materiale prodotto al photoeditor che lavorerà al computer le immagini: «Ho scelto Luigi Fedullo, di FineArt Lab, un importante laboratorio napoletano. Per la sola giornata del 28 dicembre, al suo posto ci sarà Paolo Ranzani da Torino. Non ci saranno alterazioni nelle foto, solo accorgimenti da “camera chiara”. Il photoeditor adatterà l’immagine alle dimensioni giuste e utilizzando i parametri più corretti».

Al termine dei cinque shooting, ciascun fotografo sceglierà, tra i suoi scatti, quelli che ritiene migliori in base alla sua idea di luce. In occasione della chiusura della mostra, il 10 gennaio, le quindici fotografie ritenute più interessanti saranno esposte al pubblico: «Lavoreremo insieme. Lascerò massima libertà agli autori per salvaguardare la loro interpretazione personale. Come direttore artistico resterò al loro fianco e renderò il loro lavoro quanto meno oneroso possibile, facilitandolo e rendendomi intermediario tra i visitatori e i fotografi e con il personale di Gallerie d’Italia».

Com’è avvenuta la selezione dei fotografi? «Ho scelto cinque professionisti bravissimi con la luce, portatori ciascuno di uno stile diverso dall’altro: Francesco Zizola è un fotogiornalista, Ugo Pons Salabelle è un fotografo specializzato in immagini di “still life”, Paolo Ranzani è un ritrattista, Daniele Ratti lavora soprattutto su ritratti di personaggi importanti, Cesare Accetta è un ex fotografo, oggi direttore della fotografia in grandi film. Sono cinque modi diversi di interpretare la luce e sono tutti già al’opera per studiare la foto che dovranno fare, hanno già chiesto determinate luci, gelatine, e stanno già provando i loro scatti».

Quanto tempo ci vuole per trovare lo scatto perfetto? «Le foto non si trovano: si cercano. È questa la differenza tra chi fa fotografie e chi produce immagini. La foto è frutto di ricerca, il bravo fotografo non aspetta che gli capiti davanti l’immagine giusta. Vuoi fotografare un tramonto perfetto? Lo devi cercare, anche per mesi. Poi, quando lo trovi, devi ricordarti dove lo hai visto e anche che ora era. L’anno dopo, con le stesse condizioni, vai lì e fai la tua foto».

Il primo appuntamento di Ri-tratti è per il 12 dicembre, con Francesco Zizola, autore di memorabili scatti nei principali conflitti e crisi mondiali degli ultimi 25 anni. Zizola ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui nove World Press Photo e quattro Picture of the Year International. Nel 2003, Henri Cartier Bresson incluse una foto di Zizola tra le sue cento preferite. Fondatore, nel 2007, insieme a un gruppo di colleghi, dell’agenzia Noor, con sede ad Amsterdam, nel 2008 è stato tra i creatori del “10b Photographi” di Roma, un centro polifunzionale dedicato alla fotografia professionale. Nel 2014 è stato membro della giuria del World Press Photo.

Gli appuntamenti continueranno con Cesare Accetta il 21 dicembre, Paolo Ranzani il 28 Daniele Ratti il 4 gennaio e Ugo Pons Salabelle l’8.

«La prima volta che ho visto il quadro dal vivo, senza teca – commenta Mario Laporta – ho avuto un sussulto. Fotografarlo è stato un po’ come aver fotografato una delle opere del primo fotografo prima che fosse inventata la fotografia. È un dipinto perfetto, ritrae i pori del viso, i minimi dettagli, tutto, compreso il sopracciglio in una posa particolarissima. È la perfezione fatta ritratto».

Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano, via Toledo, 185. Da martedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00 (ultimo ingresso ore 17.30). Sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 20.00 (ultimo ingresso ore 19.30).  Aperto: 24, 26, 31 dicembre 2015, 6 gennaio 2016 (il 31 dicembre solo fino alle 14). Chiuso: 25 dicembre 2015, 1 gennaio 2016.

Ingresso: Biglietto congiunto valido per la mostra Ritratto d’uomo e visita alle collezioni permanenti:  intero € 5 – ridotto € 3. Gratuito fino ai 18 anni.

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