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Perché, considerati i bacini d’utenza (diritti tv e spettatori), il Napoli sta vivendo ben al di sopra delle proprie possibilità

Perché, considerati i bacini d’utenza (diritti tv e spettatori), il Napoli sta vivendo ben al di sopra delle proprie possibilità
Aurelio De Laurentiis

Chi ha la fortuna (o la sfortuna) di tifare Napoli, Roma, Fiorentina, o qualche altra squadra che non sia una delle solite tre (Juventus, Inter, Milan), sa che le vittorie, purtroppo, sono sempre scarseggiate. 

Eppure, se consideriamo gli ultimi anni (a fine 2014, ndr), possiamo notare che il Napoli e la Roma hanno dato filo da torcere alle tre “strisciate”, pur non riuscendo a conquistare lo Scudetto. 

I tifosi, specie quelli più caldi, si sentono autorizzati (giustamente!) a pretendere sempre e sempre di più dai Napoli, Roma, Lazio, o dalla Fiorentina di turno. Qualificarsi in Champions’ League sembra diventi il minimo obiettivo stagionale, così come il fare un calciomercato faraonico, tipo PSG.

In caso si falliscano questi obiettivi stagionali fissati… dai tifosi, ecco che arriveranno critiche verso la dirigenza, finanche chiedendo al Presidente di vendere la società ad altri investitori (magari arabi, come va tanto di moda negli ultimi anni!).

Tuttavia, se andiamo ad analizzare le ultime 30 stagioni di Serie A giocate da ognuna delle principali squadre (Juventus, Inter, Milan, Napoli, Roma, Fiorentina, Lazio), vedremo che, in fondo, quello che sta facendo in questi ultimi 5 anni il Napoli, è straordinario, ed è storicamente al di sopra delle proprie possibilità! 

Stesso discorso per quanto riguarda la Roma e, più in piccolo le altre, fino ad arrivare all’Inter che, invece, negli ultimi 5 anni, sta avendo un rendimento negativo, rispetto ai 25 anni precedenti.

Andiamo ad analizzare qualche dato che ho raccolto:

MEDIE STATISTICHE: ULTIMI 30 CAMPIONATI DI SERIE A DISPUTATI DALLE PRINCIPALI SQUADRE

La tabella di sopra ci dice che, considerando gli ultimi 30 campionati di Serie A (campionato più recente: 2013/14) giocati dalle principali squadre (ed assegnando 3 punti alle vittorie nei vecchi campionati, in cui le vittorie ne valevano 2), la media-punti più alta è quella della Juve, con 1.92 punti/partita. A seguire, tutte le altre con, in coda, la Fiorentina, con 1.41 punti/partita. 

Il Napoli, quindi, nei suoi ultimi 30 Campionati di A, ha mediamente guadagnato il 29% in meno di punti della Juve. Un bel distacco! 

Inoltre, la posizione finale di classifica più frequente del Napoli, risulta essere il terzo o il sesto posto, mentre la Juve ha terminato il campionato mediamente al terzo posto (N.B se la posizione media fosse il primo posto, significherebbe aver vinto 30 campionati su 30!).

Questi dati ci dicono quindi che, in proiezione, il Napoli ha guadagnato 57 punti per campionato, terminando mediamente al settimo posto (Media Inglese di -19).

CHI HA VINTO PIÙ SPESSO LO SCUDETTO?

La seconda tabella ci dice che la Juve ha vinto il 36.7% degli ultimi 30 Campionati di Serie A a cui ha partecipato, mentre il Napoli ha vinto il 6.7% delle volte (ovvero i due Scudetti dell’epoca Maradona). 

E’interessante notare che le tre “strisciate” (Juve, Milan, Inter) hanno vinto, da sole, l’83.4% degli ultimi 30 Campionati di Serie A a cui hanno partecipato… un dominio schiacciante! 

Inoltre, la Juventus ha terminato il Campionato sul podio ben il 70% delle volte, mentre la Roma ed il Napoli solo il 30% delle volte.

La terza tabella ci mostra, banalmente, quali sono le probabilità che le squadre siano finite in una determinata posizione di classifica, nei loro ultimi 30 Campionati di Serie A. 

In grassetto, ho evidenziato le posizioni più frequenti. 

Il fatto che il Napoli non abbia una posizione di classifica ben definita, ma abbia, al più, un 13.3% di probabilità per la posizione di classifica più frequente (contro il 36.7% della Juve, il 26.7% del Milan, il 23.3% dell’Inter, il 26.7% della Roma), ci dice che la squadra ha avuto, storicamente, un andamento incostante, ricoprendo omogeneamente tutte le posizioni, dalla prima all’… ultima (18°, nel campionato a 18 squadre). Comportamento analogo per Lazio (13.3%) e Fiorentina (16.7%).

MEDIE SPETTATORI

La quarta tabella ci mostra la media e la stagione col numero medio più elevato di spettatori a partita per ogni singola squadra, relativa ai loro ultimi 30 Campionati di Serie A. Il Milan, con 59.389 spettatori, risulta essere la squadra con la media di spettatori più elevata, seguito dall’Inter e dal Napoli (52.695 spettatori). 

Inoltre, ho introdotto il valore “Punti/partita ogni 10.000 spettatori” che, in un certo senso, ci dice quanto hanno “penato” gli spettatori presenti allo stadio, e se un numero elevato di spettatori influenzi o meno l’andamento della partita. 

A vedere i risultati, specie quelli del Napoli, che storicamente ha sempre avuto molti spettatori allo stadio, non sembra esserci un legame fra il numero di tifosi sugli spalti, ed i risultati sportivi della squadra. Infatti, la Juve risulta essere la squadra più “efficiente”, guadagnando 0.51 punti/partita ogni 10.000 spettatori, quasi il doppio del Napoli (0.28), Milan (0.31), Roma (0.36). 

Certo, dobbiamo tener presente che Juve e Fiorentina hanno stadi più piccoli di quelli di Roma, Napoli e Milano, ma è comunque interessante analizzare tale valore.

CONFRONTO FRA GLI ULTIMI 5 CAMPIONATI DI SERIE A (2009 A 2014)

La quinta tabella, ci mostra un confronto fra gli ultimi 5 Campionati di Serie A (dal 2009/10 al 2013/14, ndr) e le precedenti 25 stagioni, e ci permette di capire se i tifosi del Napoli, della Lazio o della Roma facciano bene a lamentarsi di De Laurentiis, di Lotito o Pallotta, o se, forse, le squadre non stiano facendo meglio degli anni passati.

Possiamo vedere che, negli ultimi 5 Campionati, il Napoli ha fatto, mediamente, il 30% di punti in più, rispetto ai suoi precedenti 25 Campionati in Serie A! Allo stesso modo, ha fatto ben il 56% di “Punti/partita ogni 10.000 spettatori” in più. 

Anche la Roma non si può lamentare, col 10% di punti in più, e via via a scendere, passando per Juve, Fiorentina, Lazio, Milan, fino ad arrivare alle macerie di quella che una volta era la corazzata di Mourinho: l’Inter. 

Con 66 punti di media negli ultimi 5 Campionati, infatti, la squadra del Presidente Tohir sta facendo leggermente peggio dei precedenti 25 Campionati, con un -4% di punti conquistati. 

Per quanto riguarda la media degli spettatori a partita, l’Inter, con 50.699 spettatori, guida la classifica, seguita da Milan (45.836), Napoli (41.296), Roma (38.352) e le altre a seguire. In coda, troviamo la Fiorentina. 

Quanto ai punti UEFA conquistati ogni anno, che contribuiscono al famoso “ranking” UEFA (che determina la fascia di sorteggio nelle competizioni europee), nel periodo 2009-2014, comandano le tre squadre “strisciate” (Milan con 19.7 punti/anno, Inter con 19.1, Juventus con 16.1). Segue il Napoli, con 12.3 punti, fino ad arrivare, in ultima posizione, alla Roma (8 punti), che paga le ultime 5 disastrose avventure in Europa (Champions’ ed Europa League). 

Nell’ultima parte della tabella, vediamo il valore medio, massimo e minimo delle rose (fonte transfermarkt.it) degli ultimi 5 campionati, espresso in milioni di Euro. Il Napoli ottiene la migliore performance, con il 26.6% di crescita annuale del valore della propria rosa, seguito dalla Juventus (10.3%) e dalla Lazio (8.5%), nonostante i tifosi laziali ce l’abbiano a morte col presidente Lotito. 

Insomma, quando si chiede al Napoli di lottare sempre e comunque per lo Scudetto, e ci si lamenta di De Laurentiis, insultandolo e chiedendogli di vendere la società, chiediamoci se, forse, non stiamo chiedendo troppo, e se il Napoli non stia già facendo tanto, rispetto a quella che è la sua storia. 🙂

BACINO D’UTENZA E DIRITTI TV

Con la sesta tabella, voglio parlare del famoso “bacino d’utenza”, vitale per determinare la quota dei diritti televisivi delle singole squadre. 

Considerando le ultime due stagioni (2012/13 e 2013/14, ndr), notiamo che la Juventus risulta essere la squadra più seguita sulle Pay TV (1.98 milioni di telespettatori) e quella con più sostenitori in Italia (9.039 milioni di tifosi) (fonte tifosobilanciato.it e legaseriea.it). 

Il Napoli viene subito dopo Juve, Milan ed Inter e davanti alla Roma. 

Con 1.52 milioni di telespettatori medi a partita, e quasi 3.8 milioni di tifosi, infatti, ha diritto ad una bella fetta dei proventi derivanti dai diritti TV che, come sappiamo, rappresentano la stragrande maggioranza degli introiti della Serie A. 

È interessante notare che, grazie a SKY e Mediaset Premium ed a stadi anni luce indietro a quelli del resto d’Europa (tranne lo Juventus Stadium), stiamo diventando sempre più “tifosi da poltrona”. Infatti, mentre la media di spettatori allo stadio continua a calare, il rapporto fra tifosi che guardano la partita in TV e quelli che la guardano allo stadio, continua a salire, ed ora è nell’ordine dei 30-50 telespettatori per ogni “tifoso da stadio”. 

La squadra più seguita in TV ed, in proporzione, meno seguita allo stadio, è la Juventus: questo non ci sorprende, visto che la Juventus ha un grandissimo serbatoio di tifosi in Calabria, Sicilia, Puglia, e che sono lontani un migliaio di chilometri dallo Juventus Stadium. 

Per finire, possiamo introdurre un “indice di occasionalità” (variabile fra 0 ed 1), che è costituito dal rapporto fra tifosi che ogni domenica vedono la partita (in TV od allo stadio) e quelli che, secondo le interviste a cadenza triennale commissionate dalla Lega di Serie A, si definiscono “sostenitori” di una squadra. 

Ancora una volta, la Juventus risulta essere la squadra più afflitta dal fenomeno dei tifosi occasionali, con solo 1 sostenitore su 5 (indice di 0.22) che guarda la partita. Il Napoli (indice di 0.42) si piazza meglio di Inter e Milan, leggermente peggio di Roma (0.51) e Lazio (0.56). 

Fra le grandi squadre, la Fiorentina risulta essere quella seguita più assiduamente, con 8 tifosi su 10 che seguono la partita. Questo è un fenomeno che contraddistingue le squadre con una caratura locale, poco influenzate da tifosi che abitano in altre Regioni e che, o perchè emigranti, o figli di emigranti, o per simpatia, decidono di tifare quella squadra. In effetti non conosco nessun tifoso della Fiorentina, che non sia toscano! 

In conclusione, questo indice ci fa capire che molti, specie al Sud, dichiarano di sostenere Juve, Inter e Milan ma, in realtà, non seguono le sorti della squadra e, magari, dichiarano di tifarle per simpatia verso le 3 squadre più vincenti del Paese, o per moda (specie in giovane età). 

Quanto ai diritti TV incassati dalle singole squadre, i valori sono rimasti costanti negli ultimi due campionati, quindi è ammissibile considerare, in questo caso, la loro media algebrica. 

La Juventus stacca tutti, incassando una media di ben 94.5 milioni di Euro all’anno. Seguono le due milanesi, con circa 80 milioni, e poi Napoli e Roma (ca. 60 milioni). 

Se dividiamo l’ammontare dei diritti TV per il numero di spettatori TV di cui abbiamo parlato poco sopra, otteniamo un valore, omogeneo per tutte e 6 le squadre, di circa 1.3 Euro incassati per ogni spettatore “televisivo”. 

Ricordiamo che, stante l’attuale metodo di spartizione dei diritti TV, i “sostentori” pesano per il 25% delle risorse nette da assegnare. 

Quindi, il “costo” di ogni sostenitore è costante per tutte le squadre di Serie A e, nelle ultime due stagioni (2012/13 e 2013/14, ndr) ammonta a 5.64 Euro. La quota dei diritti TV relativa al numero di tifosi/sostenitori, quindi, aumenta linearmente con l’aumentare di questi ultimi. 

Insomma, non stupisce che la Juventus sia quella che abbia diritto alla quota maggiore (ca. 51 milioni di Euro), seguita dalle milanesi e dal Napoli (21.2 milioni di Euro). Chiudono Lazio e Fiorentina (8.4 e 6.2 milioni). 

Il problema della attuale spartizione dei diritti TV, secondo le società di calcio più piccole, sta nella disuguaglianza fra top club e piccole squadre. Ma, d’altra parte, è giusto che i tifosi di una Juve “pesino” più di quelli di un Empoli, con tutto il rispetto per questi ultimi.

PRESENZE DELLE SQUADRE SUI SOCIAL NETWORK

Veniamo alla settima (ed ultima) tabella, dove analizziamo la presenza delle principali squadre italiane sui social network. 

Ho rilevato i like/follower/iscritti di Facebook, Youtube, Instagram, Twitter e Google+ (dati al Novembre 2014). 

Poiché ogni social network ha un numero differente di utenti mensili e, nello specifico, Facebook ha un traffico infinitamente superiore a, per esempio, Instagram, è opportuno “pesare” i singoli contributi, ovvero l’importanza dei fan di ogni singolo social network, rispetto al totale. 

Normalizzando (dividendo i singoli valori per il valore massimo) i fan delle squadre su ogni social network, e calcolando il peso relativo degli utenti attivi ogni mese su questi ultimi, possiamo stimare che il contributo dei “like” di Facebook ha un peso del 43% sul totale, gli iscritti su Youtube del 32%. 

Seguono i fan su Google+ (10%), i follower su Twitter (9%) e, per finire, i follower su Instagram (6%). 

Possiamo definire un “Social Index” (variabile fra 0 ed 1), che ci aiuta a valutare l’effettiva penetrazione delle singole squadre sui principali social network, grazie a questa relazione:

Social Index(squadra n-ima)= ∑ Fan_Squadra_NormalizzatinSocialk * Peso_Relativo_Socialk

Un “Social Index” = 1 significa che la squadra ha ottenuto la migliore performance fra tutte le squadre prese in esame, ovvero ha il maggior numero di fan/like/iscritti su ogni singolo social network. 

Nel nostro caso, il Milan, con un indice di 0.94, risulta la squadra più “importante”, con il miglior indice di penetrazione sui social network, seguita dalla Juventus (0.74). 

Le altre (inclusa, a sorpresa, l’Inter), seguono ad anni luce di distanza. Il Napoli si attesta al quinto posto, con un indice di 0.13. Chiudono la classifica, come prevedibile, Lazio e Fiorentina (0.04).
Flavio Pane
(tratto da www.flapane.com)

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