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L’armonia del Napoli descritta da Sandro Penna, l’interista Raboni avrebbe apprezzato

L’armonia del Napoli descritta da Sandro Penna, l’interista Raboni avrebbe apprezzato

Parliamo per un attimo di grazia e di leggerezza. Parliamo d’armonia. Un poeta, uno dei più bravi del secondo novecento, Sandro Penna, in una delle sue poesie più belle (e note) scrisse questo verso: “Tutto è tessuto d’armonie profonde”. Armonia è una delle parole chiave per parlare del Napoli di ieri sera e delle ultime partite. È armonico il modo in cui i calciatori si muovono, tutti sanno cosa fare e quello che fanno sembra fatto in assenza di peso, tutto rotola, spinto – proprio come il pallone – da qualcosa di leggero e bello e, straordinariamente, efficace. Vi faccio leggere altri due versi di Sandro Penna, versi che sono un’intera poesia (Penna era uno che non perdeva tempo, giocava rapido): “Non c’è più quella grazia fulminante / ma il soffio di qualcosa che verrà”. Se noi ci soffermassimo soltanto sul primo verso intercetteremmo il Napoli di Sarri ma anche quello di Benitez. Nei due campionati appena trascorsi, spesso abbiamo vissuto il benefico trasporto donatoci dalla grazia fulminante degli schemi d’attacco e dei numeri dei nostri attaccanti. La bellezza, l’invenzione, la rapidità di esecuzione, portarsi con il pallone là dove altri non possono immaginare né prevedere, questa è la grazia, non più (o non solo) di Penna, ma nostra, perché la poesia una volta scritta diventa di chi la leggerà e, chiedendo scusa, possiamo farne ciò che vogliamo. La cosa più bella di questo testo, foderato da un’auspicata malinconia, è il secondo verso, ed è lì che dobbiamo guardare se vogliamo pensare al Napoli di Sarri: ma il soffio di qualcosa che verrà. Diamo per scontata l’idea della grazia fulminante, come il gol di Higuain a Varsavia, come il primo gol di Insigne di ieri sera, e ragioniamo sull’attesa. Si respira qualcosa nell’aria e guardate non parlo di cosa si potrà vincere, chi lo sa? Sarri ha ragione, è presto per ogni cosa. Parlo, invece, di una sensazione: partite come quella con la Lazio, come quella con la Juventus o come quella di ieri sera, potranno ancora venire. Il soffio di qualcosa che verrà è molto più di una speranza, è un ragionamento costruito insieme alla speranza del tifoso, è qualcosa che è già proiettato in avanti, il soffio arriva e poi spinge, Il soffio muove una struttura organizzata e la sposta tutta insieme. Uno dei maggiori poeti italiani viventi, Milo De Angelis, è milanista, suppongo che ieri sera non abbia vissuto una serata facile, gli mando un affettuoso pensiero. Un altro poeta milanese, Giovanni Raboni, a me molto caro, cominciava una poesia così: “Le luci di Milano poca cosa”. Raboni era interista, comprenderebbe il mio proposito di rivolgere quel verso al Milan, cambiandolo in: Le luci di Milano troppa cosa. Luci accese tutte quante dal Napoli.

Gli appunti del drone Giggino

Uè, ma quante luci a San Siro di questa sera, ma che è successo? Candele azzurre accese ovunque. Io ve lo voglio dire: mi sono fatto aumentare lo zoom. Perché va bene registrare i movimenti della difesa (che, detto tra noi, sta diventando una questione un po’ noiosa, ma va bene così, ci vogliamo annoiare), ma io la voglio vedere la nostra pallina pazza, mica posso fare solo avanti e indietro, scansando il ciuffo di Calle? Anche il drone vuole divertirsi. Ho mandato anche un messaggio a Sinisa: «Grazie per essere andato al Milan, guarda che se dici a Montolivo di passarla qualche volta prima del quinto tocco, forse, fate qualche passo avanti. Un caro saluto». San Siro, San Siro, che bellezza quando, alla sostituzione di pallina pazza, il pubblico tutto si è messo ad applaudire, e io, in lacrime, ho attivato il software per il lancio sfogliatelle. Mr., ce la fumiamo un’altra?

Notizie dall’Inghilterra

Il Chelsea ha perso di nuovo, summit nella notte tra Mourinho e Britos. L’allenatore portoghese avrebbe chiesto all’ex difensore del Napoli, dietro lauto compenso, la disponibilità a lavorare, nel tempo libero, alle grigliate di lusso nel ritiro del Chelsea. Behrami si è opposto con fierezza: «Gli allenamenti, le partite, basta, non abbiamo mai un momento per noi, a tressette quando giochiamo?». Metabolizzata la Waller Beer il Leicester ha vinto. Inler – giustamente – non è stato il migliore in campo.

Ho lasciato un regalo per chiudere, un’altra poesia di Sandro Penna cominciava così: “Il mare è tutto azzurro.” (Grazie al mio amico Luigi, per avermela ricordata).Come non essere d’accordo.

Note a margine:

–  Sfogliatelle per tutti, come Giggino insegna

–  Vogliate scusarmi, ma non ho notizie di Zuniga

–  Il treno è in ritardo, ma stamattina chi se ne fotte

–  Oggi pomeriggio attendo il tecnico della caldaia, speriamo non sia milanista

–  #IoStoConSarri
Gianni Montieri

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