ilNapolista

Milan-Napoli 0-4, pagelle / Koulibaly monumentale, la grande bellezza di Sarri. Insigne chiamatelo Vesuvio

Milan-Napoli 0-4, pagelle / Koulibaly monumentale, la grande bellezza di Sarri. Insigne chiamatelo Vesuvio

Milan-Napoli 0-4, le pagelle di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia

REINA – Tocca più palloni di piede che di mano. Un colpo di testa di Rodrigo Ely lo mantiene in allenamento e lui per la gioia abbraccia la palla schizzata viscidamente a terra. 6

Gol subiti 0. Ripeto, 0. Ribadisco, 0. Mammarocarmine – 6

HYSAJ – Inizio un po’ stentato, perde un pallone che poteva essere rovinoso a causa di Kucka. Poi entra anche lui nel meccanismo del giropalla rigorosamente a un tocco solo. Copre e allunga. 6,5

Fabrizio, in tutta la mia vita da tifosa credo di non aver mai visto il Napoli giocare a un tocco e basta. Mi sento come se guardassi il calcio per la prima volta. Pure le rughe intorno agli occhi mi sono sparite. Mi sono rimaste solo quelle di espressione, di gioia. È fantastico – 6,5  

ALBIOL – Ormai lui e Koulibaly sono le colonne d’Ercole del sarrismo, anche se Ercole è quell’altro, il gigante nero. Altissimo anche il numero di palle respinte di testa. Stavolta sa quando fare la bella statuina e così Antonelli si butta invano, beccandosi il giallo per simulazione. 7

Non ha sbagliato una virgola. Talmente perfetto che, lui, imperfetto sempre, diventa straordinario nonostante l’assenza di difetti – 8  

KOULIBALY – Monumentale, nel senso che ha l’impatto di un monumento di cemento armato su Luiz Adriano e non solo. Due chiusure sono grandissime, in più fa un lancio al millimetro per Ghoulam all’11’ del secondo tempo. 7

Emblematico il commento dell’account Twitter di SSC Napoli Brasil durante la partita: “Koulibaly. Que Homen, negro maravilhoso!”. Nulla da aggiungere – 10

GHOULAM – La migliore partita sin qui. Le sue rimesse sono all’altezza dei Boston Celtics in tribuna. Dal suo ennesimo cross c’è l’autogol di Rodrigo Ely. Mura, chiude, corre. 7

Salva di testa su Bertolacci e fa l’assist per l’autogol di Ely. Tu desideri qualcosa in più, Fabrizio? – 7

ALLAN – Al grido di “Allan Akbar” è da lui che parte l’assalto trionfale sotto gli occhi sbigottiti del Condannato di Arcore. Lui e Jorginho sono indispensabili nel futbol bailado di Sarri. 8

Un kamikaze mosso dall’ardore azzurro. Brasileiro fin nelle mutande. Che ci tiene! – 9

JORGINHO – A tratti sembra invisibile ma sai che c’è, Ilaria, come lo Spirito Santo. Ed è lui ad avviare l’azione del secondo gol di Insigne, dopo un altro giropalla da capogiro. 7

Finché la palla è girata così veloce e il ritmo è stato sincopato, non si è visto molto: non era partita da finezze ma da cazzimma. Appena il ritmo è calato un po’ le sue geometrie sono tornate ad essere dei bijoux. L’ammonizione gli vale mezzo voto in più: se sul 4-0 ti fai ammonire vuol dire che ne hai ancora voglia. E se hai fame, alla lunga, vinci – 7,5

HAMSIK – Recupera la palla di Zapata per il primo gol di Allan. Si becca un calcione in faccia dal suo amico Kucka e si rialza come se nulla fosse. 6.5

Inconsistente. Ed è un peccato perché non ha contribuito per nulla alla straordinaria serata – 6 

DAVID LOPEZ dal 28’ del secondo tempo. Potrà dire di esserci stato. 6

E noi testimonieremo di averlo visto in campo – 6  

CALLEJON – Il sacrificio c’è, la corsa pure. Stasera però manca la lucidità. Là davanti spreca un paio di palloni interessanti e conferma di essere in uno stato nebbioso, modello fratelli Caponi a Milano, quando sbaglia il controllo per il possibile tre a zero, già al 15’ del secondo tempo. Dare però un’insufficienza in una memorabile serata come questa è un atto delittuoso. 6

Vero, e per questo non gliela daremo, come non l’abbiamo data ad Hamsik, ma di fatto sono stati i peggiori in campo, anche se stasera camminiamo 4 metri sopra al cielo – 6  

HIGUAIN – Si fa la Storia, con la maiuscola, e lui non segna. Per il resto è in uno stato di grazia sovrannaturale, tra stop miracolosi e tacchi angelici. Ha un piede da numero dieci, si può dire?, quando a centrocampo sovente apre e imposta. Fa pure la mezzala. Ed è l’uomo assist del secondo gol. 8,5

Un’apertura splendida per Hisay, un tacco celestiale su assist di Hamsik. La voglia di prendere quella palla dove sta sta solo per il gusto di giocarla. La gioia nel viso e nei piedi. Che classe, Fabrizio. Quanto è bello, felice, mamma mia – 9

GABBIADINI dal 35’ del secondo tempo. Poteva segnare il quinto gol. 6

Lo ha avuto a portata di piede – 6  

INSIGNE – Nei primi venti minuti recrimini nel foro interiore per la sciatteria di alcune scelte, come quella di tirare e farsi ribattere facilmente per la ripartenza rossonera, cui Hysaj mette una pezza. Ma è un attimo. Insigne poi sale in cattedra e insegna calcio. Un tiro a giro da manuale e una punizione. L’ovazione di tutto lo stadio quando esce la racconterà ai figli e ai nipoti. 9

Fa segnare e segna. Insigne-Higuain-Insigne e gol. E il secondo? Era dall’83 che non segnavamo così. Chiamatelo Vesuvio – 10

MERTENS dal 28’ del secondo tempo. Il tempo di un paio di spunti con la sua velocità. 6

Il solito allegro menestrello. Ma gli occhi erano ancora così pieni di Insigne che l’ho visto senza colori – 6 

SARRI – Lo stadio che celebrava Sacchi ha applaudito lui e i giocatori. La squadra è compatta, corta, nasconde la palla e segna una caterva di gol. La grande bellezza a Milano, stavolta. 9

Quest’uomo è davvero incredibile. Non fa niente per travolgere. È sommesso, umile, lieve, pratico, concentrato. Potresti non innamorartene mai, se solo non sorridesse. Quel sorriso al fischio finale riempie come un gol di Higuain con assist di Insigne. È una cosa che continua ad essere inafferrabile, per me, Fabrizio. Certo è che dopo le ultime vittorie e il modo in cui stiamo in campo non si può non dare il merito a lui – 10  

RIZZOLI – La sua bravura è miscelare severità e tolleranza, però non vede un fallaccio di Zapata su Higuain. 6,5

Ma butta fuori il vice di Mihailovic e tiene testa al serbo con cattiveria. Sto – 7

ps L’anno citato nel giudizio a Insigne è una data buttata là a pene di levriero, ovviamente, tanto per divertirci un po’. Non tirate fuori la matita rossa, insomma, mettetela insieme a quella nera e fateci i disegnini del diavolo all’inferno. Welcome IN bliss. Jamm, guagliò.
Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia 

ilnapolista © riproduzione riservata