Paese che vai, pappone che trovi. Stamattina, all’esterno dello stadio Franchi di Firenze, i tifosi hanno esposto uno striscione contro la società guidata dai Della Valle. “Tic Tac.., tempo scaduto. Valutiamo da “clienti”. Mercato da pezzenti”. Così i tifosi del movimento “Marasma” hanno definito la campagna acquisti della società viola. Uno striscione più o meno in linea – al netto delle minacce – con queli espositi quasi ogni domenica al San Paolo nei confronti di De Laurentiis. Anche a Firenze non sono soddisfatti. E dire che la loro squadra ha vinto alla grande la prima partita contro il Milan per poi perdere a Torino dopo essere stati a lungo in vantaggio. Evidentemente brucia ancora il caso Salah. Ma più in generale è una costante la rabbia della tifoseria nei confronti di società che ovviamente devono fare i conti con i bilanci: un passaggio questo che per alcuni equivale a una bestemmia.
Bisogna dire che quest’estate a Firenze erano comparse anche scritte contro l’allenatore Paulo Sousa reo di avere un passato juventino.
In mattinata è giunta anche la risposta del direttore sportivo Daniele Pradè nel corso della conferenza di presentazione del calciatore Verdù. «Non riesco a capire perché ci sia questa ipercriticità per tutto quello che facciamo, nell’arco di questi anni la proprietà dei Della Valle ha investito nella Fiorentina 320 milioni di euro, la nostra è una società che programma, una delle poche proprietà serie nel calcio italiano. La Fiorentina è un club sano e pensiamo di aver rafforzato la squadra. Abbiamo ottimi calciatori, mi sembra che la nostra partenza non sia proprio delle peggiori. Ci vuole del tempo e pazienza».
Una differenza non da poco rispetto a Napoli c’è: sono i 21mila abbonamenti fin qui sottoscritti. La Fiorentina ha anche acquistato l’ex Borussia Dortmund Blaszczykowski.
