ilNapolista

Pace a voi, Agnelli Allegri e Pogba. Per risolvere i problemi in attacco, vi consiglierei il govane Coman: sta facendo bene al Bayern

Pace a voi, Agnelli Allegri e Pogba. Per risolvere i problemi in attacco, vi consiglierei il govane Coman: sta facendo bene al Bayern
Il mio Napoli – Juve 2-1
– Stamattina mi ha svegliato un messaggio di Deborah che recitava: Ho deciso, ti lascio. Tu non mi capisci. E mi sono messa con Gioacchino.
Ho sorriso e le ho risposto: pace a te e vai con Dio (e con Gioacchino. Ma chi è?).
– Poi ho scoperto che la finestra nel salotto è stata distrutta e la cassaforte completamente svuotata. 
Pace a voi, juventini della notte. E divertitevi alla faccia (felice) mia.
– La signora del piano superiore ha innaffiato le sue piante, stamattina, fregandosene altamente che l’acqua sporca sia terminata sul mio bucato profumato steso fuori.
Pace, signora Maria, vogliamoci tanto bene e dia inoltre una dolce carezza a Brutus, il suo alano che puntualmente mi scagazza sul tappetino dell’ingresso e dia un bacio al simpatico Luigino che suona la chitarra elettrica anche alle 3 del mattino.
– Dovrei inoltre andare a pagare una bolletta della luce che ormai è giunta ai livelli di una rata del mutuo.
Cara Enel, pace, pace, pace. È veramente un piacere farsi cavare un molare da te.
– La partita con la Juve non è mai come tutte le altre. Ognuno ha i propri motivi per considerarla speciale. La mia opinione è che in ogni condominio, in ogni gruppo di amici, in ogni ufficio, in ogni contesto è scientificamente provato che ci sia almeno uno juventino pronto, con sportività ed obiettività, a stuzzicare i nostri più bassi istinti.
– E qualsiasi sia il motivo, di rivalsa, per sfizio o per vendetta, quel motivo porta inevitabilmente le persone a riempire lo stadio a tifare per il Napoli e a contrapporsi alla Juve.
– E la gioia di sopraffare chi ha gentilmente sfrantumato i globi per giorni, mesi e anni non ha eguali. 
– Tanto che oggi potrebbe capitarci qualsiasi disastro o calamità, ma mai e poi mai riuscirà a scalfire questo stato di beatitudine, letizia e godimento.
– Il motivo sportivo a mio avviso è l’ultimo della lista. Non contano le squadre, le classifiche o i punti in palio. Non è una rivalità tra tifosi di bandiere contrapposte, ma tra concittadini contrapposti. E se vogliamo definirlo provincialismo, facciamolo, ma non dimentichiamo di dire che è reciproco.
– La Juve è il vicino di casa che spara i botti quando segna Floro Flores; è il capoufficio che il lunedì ti accoglie con un sorriso sarcastico; è l’amico che ti apre l’almanacco in faccia se gli parli di Moggi; è il parente che non ti telefona per gli auguri di compleanno ma si fa vivo quando il Napoli perde; è lo sconosciuto che ti offende gratuitamente solo per il piacere di provocare.
Ed è chiaramente reciproco. Seppur essi, superiori, non lo ammetteranno mai. Seppur le nostre occasioni siano saltuarie. Come ieri.
– La ruota gira e ieri, purtroppo, è capitato a noi di sostituire la tanto odiata incudine e di imbracciare il martello. Ma io voglio dire al vicino, al capufficio e al cugino, a Deborah, a Gioacchino (ma chi è?), alla signora Maria e a Brutus pace, pace, pace a voi.
– In auto, prima di giungere allo stadio, abbiamo udito una sirena provenire da dietro e ci siamo subito chiesti: sarà la Juve?
Poi abbiamo compreso che era semplicemente una macchina della polizia e non la penitenziaria.
– Lo stadio è finalmente ritornato all’antico splendore. L’avevo quasi dimenticato. Ringrazio le autorità che con la scelta di chiudere lo spicchio ospiti, hanno fatto in modo che tutti gli altri settori fossero pieni. 
– La partita è stata equilibrata e molto tattica all’inizio, poi un’occasione per parte: un bel diagonale di Zaza parato da Reina e un bel rasoterra di Insigne non parato da Buffon.
– La veloce triangolazione con Higuain è stata perfetta e questo mi fa sempre pensare che se nella forma mentis di Lorenzo non vi fosse la conclusione, ma il servizio per i compagni, egli ne gioverebbe, diventerebbe devastante e probabilmente segnerebbe di più.
– Purtroppo Insigne ha poi dovuto lasciare il campo per un infortunio al ginocchio.
– Sul finale di tempo le azioni più pericolose: Per gli azzurri, Calle che ha sparato lontano dopo una ribattuta di Buffon e Mertens, egoista, che ha tirato fuori, invece di servire Allan o Calle liberi in area. Per i bianconeri, Zaza non è riuscito ad approfittare di un retropassaggio folle di Kulì e si è fatto anticipare da Reina.
– Molto bene Orsato che ha fischiato il giusto necessario, arbitrando all’inglese, procurando incredulità tra i bianconeri non abituati a questo tipo di direzioni. E a noi, non abituati a questo tipo di direzioni, quando c’è la Juve. Pace anche a te, Orsato.
– Nella ripresa ricordo l’avvio con lo schema Maggio: lancio lungo di Kulì per la testa di Hysaj e automatico contropiede juventino. Poi lo schema Chiellini: giocatore che sviene nella nostra area per impedirci il contropiede. E l’attuale schema Mertens: non supero l’avversario nemmeno se incatenato.
– Ottimo ancora Jorginho in cabina di regia. In questi giorni si è parlato tanto delle sue statistiche: rapporto elevatissimo tra palloni toccati/passaggi riusciti.
Bene, anche ieri avrà avuto il 99% dei passaggi completati. Non mi spiego però come abbia potuto fallire il servizio per Calle lanciato verso l’area. Il passaggio più semplice degli ultimi 3 anni.
– Mertens ha procurato l’illusione del gol con una palombella deviata e Higuain ha sparato una bomba da fuori area ben rintuzzata dal portiere della nazionale.
– Poi ho notato le scarpe di Chiellini. Due colori diversi. E ho pensato che sarà scaramantico.
– Al 62′ Higuain, servito splendidamente da Hernanes, si è involato verso la porta e da posizione defilata ha scaricato di sinistro un missile che Buffon non è riuscito a trattenere. 2-0. Amo la scaramanzia e pace anche a te, Giorgione.
– Partita finita? Col Napoli in campo, la partita non è mai finita. Lemina ha raccolto un preciso cross di Dybala e ha siglato il 2-1 con la difesa azzurra, per la prima e ultima volta nella partita, piazzata malissimo. 
– A questo punto, è uscito il meraviglioso Hernanes per far posto a Willis di Harnold, inspiegabilmente relegato in panchina. Che cavolo stai combinando Max?
– Non l’ho compresa la mossa di Allegri: Willis Cuadrado, oltre ad essere uno dei più in forma della rosa, è anche determinante quando toglie la parrucca e indossa la calottina del tuffatore. Ero appunto pronto con le palette, ma non gli è stato dato il tempo. Pace a te, e grazie Allegri.
– La Juve avrebbe dovuto reagire, ma solo nell’occasione in cui Morata ha tirato fuori da buona posizione si è notata nel finale. Negli ultimi minuti invece non è accaduto nulla di rilevante, se non qualche altro movimento sinuoso da circo Orfei di Mr.100 milioni, completamente oscurato da Hjsay e da se stesso. Pace a te, Pogba. 
– Nella parte finale non abbiamo corso pericoli, ma la tensione è salita alle stelle e un fallo laterale conquistato o una punizione assegnata a spezzare il ritmo sono stati accolti con un’ovazione.
– Migliore in campo per il Napoli, ho votato Allan. Oltre ovviamente Padoin. Corsa e polmoni, caratteristiche che conoscevamo, ma col tempo il brasiliano sta dimostrando anche di possedere un ottimo piede e un ottimo dribbling.
– A fine gara mi aspettavo una cerimonia celebrativa per la consegna del cartellino verde alla carriera per Chiellini…
– Si dirà che le assenze hanno pesato, ma, a parte Marchisio, che ritengo uno dei migliori centrocampisti in circolazione, gli altri di certo non demeritano. Per me Zaza è più forte di Mandzukic, Padoin è un idolo a differenza di Lichtsteiner, Kedira è assente per natura e Willis Cuadrado e Morata sono stati estromessi per scelta tecnica.
– Si dirà che la Juve è meno forte degli altri anni ma nemmeno condivido: Hernanes, a parte i piedi, la testa, i tempi di gioco, l’esperienza, lo stile e la classe, è identico a Pirlo; Lemina, a parte la cattiveria, il senso della posizione, la forza e la personalità, è identico a Vidal e Dybala, che mi piace tantissimo, per ora possiamo dire che è argentino come Tevez. Ammetto però che Orsato non è ai livelli di Tagliavento. Pace a te, Agnelli.
– Per risolvere i problemi in attacco, consiglierei un attaccante giovane del Bayern Monaco che sta segnando con continuità: tal Coman. 
– Il momento più emozionante? Il coro finale dalla curva: serie B serie B…
Domenica c’è Juve – Bologna.
– E ora, la domanda più gettonata è: sarà svolta?
– Speriamo. Crediamoci. A Milano lo scopriremo. Intanto vado a cercare i miei “amici” e a dire due paroline a Deborah. Ma chi è Gioacchino?
– Pace, pace, pace. Vogliamoci bene.
Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca
Gianluigi Trapani
ilnapolista © riproduzione riservata