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L’unica magra consolazione è stata la sconfitta della Juventus

L’unica magra consolazione è stata la sconfitta della Juventus

Io non ho capito nulla della partita ma, si sa, sono tifosa e voglio vincere e non bado alla tattica,alla strategia, al 4321 al 433 al 532 al 7/2/1 che per me restano numeri elementari…

Volevo vincere e il Sassuolo mi sembrava la squadra che faceva per noi.

Sbagliavo. Quelli erano duri come le piastrelle che lì si costruiscono, granitici,resistenti come grès porcellanato cotto a 1200 gradi …

Abbiamo perso. Un secondo tempo inguardabile, faticoso e lamentoso…

È vero: questo che viviamo è un mondo senza certezze ma lì davanti con tutti quei giocatori che sanno come addomesticare una palla una certezza c’era: prima o poi la palla entra e facciamo gol! Niente. Certezze sparite e nessuno segna… Non si salva nessuno o forse sì: il povero tifoso che si consola al pensiero della sconfitta della Juve…

Magra consolazione, però, diciamolo. Tre punti avanti ci avrebbero fatto comodo…

E Sarri? Non mi pare Sarri…creasse a veder perdere la sua squadra. Più cupo del solito, con una tuta nuova di zecca, anche lui con qualche chilo in più, sembrava spento, senza colore. La sola sigaretta non basta ad accendere la fantasia… Tornasse a far sorridere la squadra e i tifosi. “La commedia è finita!”, esclama Canio beffardo e compiaciuto ne “I pagliacci”. A Napoli non è neppure iniziata.
Luisa Bossa

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