ilNapolista

La Sampdoria gioca molto la palla, soprattutto con Fernando e Barreto. E Muriel e Eder faranno pressing per non farci costruire il gioco

La Sampdoria gioca molto la palla, soprattutto con Fernando e Barreto. E Muriel e Eder faranno pressing per non farci costruire il gioco

Dopo la sconfitta al debutto, torna in campo il Napoli di Sarri ed al San Paolo arriva la Sampdoria di Zenga. Col nuovo allenatore il rendimento dell’anno scorso non è necessariamente indicativo per quanto riguarda il modo di giocare dei blucerchiati, ma fortunatamente hanno già disputato alcune partite ufficiali, quindi cerchiamo di trarre conclusioni in base ad esse. 

Squadre a specchio 

La Sampdoria, come il Napoli, impiega un centrocampo a rombo, schierandosi col 4-3-1-2, che a tratti diventa un autentico 4-1-2-1-2, quindi siamo in presenza di una squadra che cerca di restare stretta. Zenga ha già anche trovato un nucleo di uomini a cui affidarsi come titolari e dovrebbe confermare 10/11 dei titolari di domenica scorsa col Carpi, con l’eccezione dello squalificato Ivan.

Davanti a Viviano dovrebbero giocare Cassani, Silvestre, Coda e Regini. L’ex Ajax Moisander prima o poi dovrebbe scalzare Coda, ma non è ancora al meglio, mentre Regini si è fatto preferire a Zukanovic col Carpi. I centrali sono abili di testa ma possono essere infilati in velocità.

Il centrocampo offre una combinazione di tecnica e muscoli, anche se forse pecca in velocità. Palombo (pare recuperato, oppure potrebbe giocare Carbonero) sostituirà Ivan e probabilmente si metterà davanti alla difesa a dettare tempi e ritmi. Nella posizione di mezzala ci saranno Fernando e Barreto, due giocatori che danno del tu al pallone ma non disdegnano dare qualche calcione se necessario, mentre Soriano farà da raccordo con le punte. Soriano è un trequartista estremamente diverso da Insigne ed è di fatto un centrocampista che giostra qualche metro più avanti, abile negli inserimenti e nelle conclusioni ma fondamentalmente uno in grado di dare forza fisica all’azione ed all’inevitabile pressing su Valdifiori.

Davanti ci sono Eder e Muriel, veloci e creativi. A loro verrà dato l’onere di inventare e cercare di infilare sulla corsa Albiol e Koulibaly. Lo spagnolo in particolare non è un fulmine di guerra, quindi come col Sassuolo sarà fondamentale tenere la squadra corta per non permettere alle punte blucerchiate di puntare i difensori azzurri con tanto campo a disposizione. Se Eder e Muriel non hanno spazio e tempo per girarsi e puntare la porta, sono di fatto quasi innocui. Ma se quello spazio invece ce l’avranno, fra le linee, sarà una brutta giornata soprattutto per Albiol, che non ha i mezzi atletici per opporsi ai due.

Come Gioca

La partita col Carpi non ci aiuta molto nel capire il gioco della Sampdoria. È stato tutto davvero troppo facile, con la matricola troppo arrendevole e sotto di cinque reti in un attimo. In ogni caso la Sampdoria ha completato un elevato numero di passaggi, a dimostrazione del fatto che cerchi il gioco a centrocampo, con Fernando e Barreto che hanno giocato più di 60 palloni a testa.

Questo genere di gioco ha il compito di portare la palla sulla trequarti o al limite dell’area, dove poi Eder e Muriel devono appunto inventare. Muriel ha completato 4 dribbling, ma è stato l’unico a puntare regolarmente l’uomo. Con l’indisponibilità di Cassano e Correa, è probabile che questo trend si ripeta anche col Napoli, ma il colombiano va tenuto d’occhio.

Un terzino alla volta dovrebbe accompagnare l’azione, assieme ad una mezzala, mentre Palombo dovrebbe restare sempre bloccato, assicurando 4 giocatori arretrati per prevenire il contropiede.

La Sampdoria cerca poco il cross ed ha cercato poco i duelli aerei, cosa piuttosto naturale per chi gioca con due brevilinei davanti. L’anno scorso era molto pericolosa sui piazzati, ma come detto è cambiato l’allenatore.

In fase difensiva la Samp probabilmente si schiererà col 4-1-3-1-1, con Muriel ed Eder ad alternarsi nel dare fastidio a Valdifiori, e l’altro probabilmente su Albiol, per complicare l’inizio dell’azione del Napoli. Soriano dovrebbe abbassarsi fra le mezzali. Se i due là davanti non faranno quel lavoro, sarà Soriano stesso ad attaccare Valdifiori, ma questo potrebbe sguarnire la mediana e dare spazio soprattutto a Marek Hamsik. Palombo probabilmente starà addosso a Insigne e sarà pronto, alla De Rossi, ad abbassarsi anche come terzo centrale se necessario. La sua posizione sarà tatticamente importantissima per Zenga.

La Forma Fisica

La Sampdoria ha debuttato in gare ufficiali il 30 luglio. È vero che ha preso una scoppola casalinga dalla Vojvodina Novi Sad, venendo poi eliminata dall’Europa League, però ha accumulato una forma fisica che il Napoli probabilmente non avrà e che si è vista anche al debutto in Serie A.

Gli azzurri hanno giocato bene per circa 15-20 minuti col Sassuolo, andando in vantaggio e tenendo le distanze fra i reparti. Successivamente però per mille motivi, che siano appunto di forma fisica o di desuetudine al nuovo sistema di gioco, si sono allungati, affondando del tutto. Se il Napoli perde le distanze, diventa estremamente vulnerabile. Il pericolo che la Sampdoria abbia più benzina in corpo è vivissimo, quindi bisogna sperare che questa settimana di lavoro mostri qualche frutto, anche se Sarri ha chiaramente parlato di giocatori imballati (soprattutto Allan, addirittura escluso al debutto) o che non hanno i 90’ (Higuain). Probabilmente il vero Napoli si vedrà dopo la sosta per le nazionali, e la Samp, vista la preparazione anticipata, è uno degli avversari più fastidiosi che potesse incontrare ora.
Béla Guttmann

ilnapolista © riproduzione riservata