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Sarri dà prova di intelligenza, prende le distanze da De Laurentiis e non si accoda al giochino anti-Benitez

Sarri dà prova di intelligenza, prende le distanze da De Laurentiis e non si accoda al giochino anti-Benitez

Bisogna sempre andare alla fonte, è sempre la cosa migliore da fare. E anche se abbiamo dovuto attendere più del solito per ascoltare finalmente en plein air le parole di Maurizio Sarri da allenatore del Napoli, comunque alla fine sono arrivate. E sono le parole di un uomo piuttosto consapevole, che sa benissimo che cosa lo aspetta (“ora è tutto bello, il brutto verrà”) così come ha le idee chiare sul ruolo della società. Il timore, anche nostro, era che Sarri fosse soggiogato da De Laurentiis, invece la conferenza di oggi ha mostrato altro. Il tecnico toscano ha fatto un esplicito riferimento al ruolo avuto dal Milan durante la gestione Sacchi, soprattutto all’inizio (“partì malissimo e in quel frangente la società fu fondamentale”), e ha detto la sua anche sul modo di fare del presidente (“È un uomo di cinema, devo accettare il suo modus operandi”). Dichiarazioni che ci tranquillizzano non poco. De Laurentiis ha grandi meriti, talvolta, però, non si capisce perché, rinnega qualsiasi scelta precedente come se lui fosse stato ostaggio di chissà cosa. Sarri sa benissimo che il trattamento postumo riservato a Mazzarri e a Benitez potrebbe poi toccare a lui e lancia segnali per mostrare di aver capito benissimo.

Ha evitato di accodarsi al carro dei detrattori del giorno dopo, di dare spago al giochino messo in scena in questi giorni dai giornalisti contro Benitez e ha speso parole positive per il Napoli dello scorso anno (“Poteva segnare sempre cinque gol, aveva un problema di equilibrio ma se avesse battuto Lazio o Dnipro ora si parlerebbe d’altro”). Il rispetto del passato è il primo passo per affrontare come si deve il presente e il futuro. Cita il fatturato (“siamo i quinti in Italia”) ma spera ovviamente di superare questa classifica e ricorda orgogliosamente che il suo Empoli era ultimo per fatturato eppure si è salvato.

Rilevanti anche le sue dichiarazioni su Higuain. Non gli ha chiesto, come ha fatto De Laurentiis, di rientrare prima. Anzi, ha detto l’esatto opposto: «Se lo facesse, ne sarei contento ma può tornare anche un girono dopo basta che torni risposato e col sorriso. Voglio che si diverta».

Non si nasconde Sarri. Ricorda che le sue squadre in genere partono male. Sottolinea la disponibilità dei giocatori, elogia la personalità di Reina e soprattutto prova a rasserenare il clima, a porre davanti a tutto l’esigenza di divertirsi e di sorridere. Magari ha esagerato nel dire che parla con Giuntoli ogni tre giorno ma il calcio è bugia e ci sta. 

Insomma, un Sarri convincente che dà l’idea di aver capito dove si trova e come muoversi. Il miglior messaggio che potesse essere lanciato da Dimaro.
Massimiliano Gallo

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