ilNapolista

Addio Gargano. Dal gol alla Juventus alla Playstation, i suoi alti e bassi con il Napoli

Addio Gargano. Dal gol alla Juventus alla Playstation, i suoi alti e bassi con il Napoli

I messicani del Monterrey lo hanno ufficializzato sul loro sito: Walter Gargano ha lasciato il Napoli in cambio di 1,5 milioni di euro. Finisce così l’avventura napoletana del mediano uruguaiano, sbarcato il primo anno di serie A insieme con Lavezzi e Hamsik. Marino vinse un’asta con la Lazio. Di lui si ricordano, soprattutto, il gol che diede il la alla rimonta nei confronti della Juventus (la famosa partita dei due rigori) e uno dei quattro gol segnati alla Roma all’Olimpico nel sabato del 4-4 (suo fu quello del 3-3).

Non sono state solo rose e fiori. Gargano, grazie anche a un ruolo di leader che era riuscito a costruirsi nello spogliatoio, tendeva in campo a voler indossare i panni del regista. Ma i piedi non erano quelli più adatti. A un certo punto anche il rapporto con Mazzarri mostrò qualche crepa: si ricorda un suo gesto di stizza a Bari al momento della sostituzione, con brusca e veemente reazione del tecnico toscano che lo invitò ad accomodarsi in panchina e a tacere. L’algerino Yebda gli rubò il posto per qualche partita.

Anche col pubblico il rapporto si incrinò e Gargano andò all’Inter, dove pronunciò la frase che i tifosi non hanno mai digerito: “Quand’ero piccolo tifavo Inter, la sceglievo sempre alla Playstation”. L’inizio a Milano fu positivo, poi la luna di miele si concluse. E con l’approdo di Mazzarri alla Pinetina, per Gargano non ci fu spazio. Andò al Parma. Come ogni estate, anche durante la successiva tornò a Napoli. Stavolta però è rimasto. Diventando sorprendentemente un punto di riferimento del centrocampo di Benitez. Giocò le due partite col Bilbao e all’andata fu persino il migliore in campo fino al risveglio di Higuain. 

Contestato da gran parte dei tifosi, Gargano ha saputo riscattarsi con una stagione indubbiamente positiva. Probabilmente anche figlia delle carenze in mediana. Nonostante le proteste irriducibili dei tifosi organizzati, il pubblico alla fine ha compreso e lo ha applaudito. Anche perché se il principio è la maglia sudata, Gargano francamente non è stato secondo a nessuno. Ora lascia e va in Messico. Per una cifra che sembra troppo esigua.

ilnapolista © riproduzione riservata