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Panchina Napoli: dietro Mihajlovic, ci sono anche Montella e Di Matteo

Panchina Napoli: dietro Mihajlovic, ci sono anche Montella e Di Matteo

Sembra giunta al termine l’avventura di Rafa Benitez a Napoli. Quella di domenica sera, con ogni probabilità, sarà l’ultima partita dello spagnolo sulla panchina azzurra. Alla fine saranno 112 le presenze di Benitez (compresa la giornata di squalifica scontata contro il Cesena per il “calcio italiano di merda”): 53 giocate lo scorso anno, 59 in questa stagione. In totale, fin qui, le vittorie sono 59, 28 i pareggi, 24 le sconfitte. 206 i gol segnati, 126 quelli incassati.

Al di là delle smentite del suo procuratore Quillon, il nome di Benitez è il favorito nella corsa alla successione di Carlo Ancelotti sulla panchina del Real Madrid. Dietro di lui, Zidane (che però non è di lingua spagnola, come anticipato dal presidente Florentino Perez) ed Emery, il tecnico del Siviglia che domani sera contro il Dnipro giocherà la seconda finale consecutiva di Europa League. 

Da giorni, anzi da settimane, i giornali danno Mihajlovic in netto vantaggio per la successione a Benitez. Più volte il Corriere dello Sport lo ha presentato come certo allenatore degli azzurri. Vedremo. Il serbo non è l’identikit che corrisponde al progetto di internazionalizzazione intrapreso da De Laurentiis. Non ha mai disputato – da allenatore – una partita di coppa europea e da ct della Serbia ha fallito la qualificazione ai Mondiali. Ha allenato Bologna, Fiorentina (due esoneri), Catania e Sampdoria.

Più rodato e più esperto è senza dubbio Vincenzo Montella, pallino di De Laurentiis e in odore di rottura con la Fiorentina. Anche Montella ha allenato il Catania (oltre a una breve esperienza alla guida della Roma) e ha poi guidato per tre stagioni la Fiorentina. Ha conquistato un quarto posto, scippato del terzo all’ultima giornata da un arbitraggio scandaloso che favorì il Milan. È abituato a giocare più competizioni: la Fiorentina quest’anno è arrivata in semifinale in Europa League e lo scorso anno è uscita come noi agli ottavi. Ha all’attivo anche una finale di Coppa Italia perduta contro il Napoli. Pratica un 4-3-3 spettacolare e bello da vedere. In questi tre anni la sua Fiorentina ha spesso giocato il calcio più divertente in Italia. 

Da oggi nell’elenco va inserito anche Roberto Di Matteo, anche lui nelle simpatie di De Laurentiis. Fu Di Matteo, alla sua prima panchina col Chelsea (subentrò a Villas Boas), a estrometterci dalla Champions in quella gara di ritorno degli ottavi di finale che si concluse 4-1. Quell’anno Di Matteo finì col vincere la Champions (la prima e unica dell’era Abramovich) e conquistò anche la Fa Cup superando il Liverpool in finale. L’anno successivo venne però esonerato dopo la sconfitta a Torino contro la Juventus nei gironi di Champions. Al suo posto arrivò Rafa Benitez. Di Matteo ha quindi allenato in Germania: è subentrato quest’anno a ottobre alla guida dello Schalke 04. Ha chiuso in Bundesliga al sesto posto ed è stato eliminato dal Real Madrid agli ottavi di Champions al termine di una rocambolesca gara di ritorno. Oggi ha chiuso il suo rapporto con la società tedesca.

È molto probabile che il futuro allenatore del Napoli esca da questa terna. Anche se, ovviamente, non mancano le alternative. Come Spalletti e lo stesso Emery. E altri.

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