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Vuoi vincere trofei? Ingaggia Benitez. Lo scrive il Daily Mail (e si apre il dibattito, ma non come da noi)

Vuoi vincere trofei? Ingaggia Benitez. Lo scrive il Daily Mail (e si apre il dibattito, ma non come da noi)

Mentre gran parte dei media campani spiegano come il successo di coppa sia frutto dell’italianizzazione di Benitez (qualunque cosa voglia dire), dell’arretramento di Hamsik (bufala che abbiamo ampiamente smontato) e del ritiro imposto da De Laurentiis. Sul sito del Daily Mail si sviluppa un corposo dibattito sulla figura del tecnico madrileno
Ad aprire le danze Simon Jones, che scrive un editoriale dal titolo “Benitez è un vincente che porta trofei…lo spagnolo potrebbe tornare in Premier League ?” Il suo giudizio su Rafa è chiaro : “Se lui è il tuo allenatore, anche se ad interim, Benitez vince trofei. Il nome dello spagnolo questa mattina è stato pronunciato ancora una volta nelle “stanze” del calcio europeo. Il suo Napoli ieri ha demolito per 4 a 1 il Wolfsburg nei quarti di Europa League ed ha dato quella sensazione preoccupante che la coppa è ancora una volta alla sua portata. Può essere un tecnico esigente, a volte intrattabile e spesso costoso, ma fondamentalmente Benitez ottiene risultati. Dal 2002 ha vinto 12 trofei con Valencia, Liverpool, Inter, Chelsea e Napoli.”

La prestazione offerta Giovedì con il Wolfsburg è la dimostrazione pratica di ciò che Benitez è in grado di fare. In Inghilterra non dimenticano il salto di qualità compiuto da Mascherano e Xabi Alonso, così come dell’esplosione di Gerrard. Al Chelsea ricordano bene che fu sua l’idea di spostare David Luiz a centrocampo (chi avesse dubbi sulla sua intuizione, può riguardare PSG – Barcellona di mercoledì scorso). Anche a Napoli ha dato il suo contributo triplicando il valore di Callejon, solo per fare un nome.

Da qualche settimana si rincorrono i rumors su un suo ritorno oltremanica. La stampa anglosassone dà ampio spazio all’ipotesi di un Benitez sulla panchina del Manchester City in attesa di Guardiola. I citizens sono in grande difficoltà e per Jones, se Rafa fosse stato seduto su quella panchina, “il centrocampo del City contro Barcellona, Liverpool e Manchester United non avrebbe ballato così facilmente”. In Inghilterra riconoscono a Rafa la grande attenzione per i dettagli, i suoi giocatori vengono attentamente istruiti con dvd e informazioni “su misura” con i punti deboli degli avversari. Lo ha raccontato Dudek dopo l’incredibile finale di Istanbul, il portiere polacco sapeva perfettamente dove avrebbero tirato i giocatori del Milan. Lo ha confermato Mata a proposito della finale di Europa League nel 2013, i giocatori del Chelsea erano stati istruiti nel tirare verso il lato in cui il portiere era più debole.

Proprio a due tifosi di Liverpool e Chelsea, il Mail ha chiesto di commentare un possibile ritorno in Inghilterra dell’attuale tecnico del Napoli. Donovan Chandler, tifoso del Liverpool, sostiene che Benitez è ricordato per le sue vittorie di coppa, ma un suo ritorno ad Anfield porterebbe poco più che un’alzata di spalle. “Benitez è un eccellente manager di coppa, lo ha dimostrato di nuovo giovedì. Purtroppo però l’ultimo campionato vinto è quello a Valencia, dieci anni fa. La Kop sarà eternamente grata a Benitez per la Champions e le altre coppe, ma in questo momento la strada giusta è quella con Brendan Rodgers. Per i suoi problemi in campionato non credo che una delle prime quattro sia una soluzione, a meno che il City non voglia aspettare Guardiola. Dal mio punto di vista il miglior approdo è il West Ham. Lì l’arrivo degli spagnoli porterebbe eccitazione, dimenticando gli anni di Big Sam, e probabilmente gli Hammers farebbero bene nelle coppe. Ecco dove Rafa eccelle, il successo in Europa League al Chelsea e vittoria in Coppa Italia sono la dimostrazione di quanto dico. Buona fortuna, Rafa. E grazie per i ricordi.” 

Se l’opinione di Chandler è sorprendente, forse lontana dalla realtà, ancor di più è quella di Cody Taylor, sostenitore del Chelsea.” Come si può immaginare, l’arrivo di Benitez a Stamford Bridge come allenatore ad interim nel 2012 fu un bello schiaffo in faccia ai tifosi del Chelsea, ancora sotto shock per l’esonero di Roberto Di Matteo. L’allenatore spagnolo aveva battuto in due semifinali il Chelsea con una scialba tattica difensiva, raggiungendo però due volte la finale, a differenza di Mou che non aveva mai raggiunto questo traguardo, pur avendo una rosa superiore. Al suo esordio, in memoria dei vecchi commenti fatti quando allenava il Liverpool, non potevamo dargli un benvenuto caloroso. Non gli piaceva essere chiamato allenatore ad interim, ma ha mantenuto la squadra in corsa fino al termine della stagione. Non era bella ma lo ha fatto, anche ridando slancio a Torres, da molti considerato un giocatore inutile. Molti dimenticano che nel 2011/2012 il Chelsea, pur vincendo due trofei, è finito sesto – piazzamento più basso in questi 10 anni . Con Rafa invece abbiamo ottenuto il terzo posto ed un trofeo europeo. Come tifosi del Chelsea, certamente non ci piace, ma guardando indietro noi detestiamo pensare cosa sarebbe successo senza di lui. Ora si parla di un suo ritorno in Premier, al City o al Newcastle. La realtà è che, pur non essendo una scelta popolare, Benitez darebbe esattamente ciò di cui quei club hanno bisogno. Alla gente non piace ammetterlo, ma lui è un buon manager e probabilmente merita di nuovo la sua chance in Premier.”

Noi speriamo di no. L’esperienza napoletana di Benitez deve ancora concludersi. C’è ancora una qualificazione Champions da agguantare, dei quarti di finale di Europa League da gestire, oltre che un eventuale rinnovo da discutere. Il mio personale giudizio sul tecnico e sull’uomo è francamente irrilevante. Sto discutendo di altro. Quello che mi preme sottolineare è la diversa percezione che i media hanno dell’allenatore Benitez. E’ bastata qualche voce di un possibile ritorno in Inghilterra e l’interesse per il grasso cameriere spagnolo si è riacceso. Non è così frequente per la stampa inglese dedicare tre articoli nel giro di qualche ora, ad un tecnico straniero che per di più allena all’estero.Con Benitez succede spesso. In Spagna è annoverato tra i possibili sostituti di Ancelotti. In Francia il suo nome viene spesso accostato al PSG. E’ un uomo con la valigia pronta, come disse scherzando qualche tempo fa.

Non sono però solo semplici quotidiani a manifestare interesse verso Rafa. Negli ultimi 4 mesi ben tre riviste hanno dedicato la loro attenzione al tecnico spagnolo. 

So Foot, mensile francese che pubblicò una lunga intervista di cui vi riportammo ampli stralci, un denso colloquio con France Football in cui parlò della città, della squadra,citando anche Maradona ed infine Mundial Magazine, un quadrimestrale inglese che nel suo primo numero, dopo lo speciale-lancio dedicato ai mondiali brasiliani, ha parlato del tecnico napoletano e della sua Global Coach App.

Una presenza costante. Un unicum in Italia. Se De Laurentiis vuole dare una dimensione europea alla società, non può ignorare l’alta considerazione di cui gode Benitez nel panorama giornalistico sportivo internazionale. Un uomo abituato ad altri palcoscenici, ben diversi dalla miseria dei salotti televisivi italiani e campani. Napoli ed il Napoli dovrebbero aggrapparsi a Rafa. E’ il nostro ministro degli Esteri & del Turismo. Allena una squadra che fino a qualche tempo fa, era conosciuta nel mondo unicamente per quel tale nato a Lanùs il 30 Ottobre 1960. Ora è il suo “faccione” che al momento, in assenza di altro, ci consente di esportare il nome del calcio Napoli in giro per l’Europa. Su questo non credo ci siano dubbi e non penso neanche che sia necessario scomodare McLuhan per capirlo. 

La crescita del Napoli è chiaramente legata ai risultati sul campo, ma non dipende solo da quello. 

“Non ci sono soltanto la preparazione del match, la gestione dello spogliatoio, le giocate individuali. Il calcio è prima di tutto un’avventura di psicologia collettiva”. (Rafa Benitez)
Alfonso 
Noël Angrisani

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