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Ho il timore che Mihajlovic non sia adatto al calcio napoletano (ah quanta violenza nella città della Littizzetto)

Ho il timore che Mihajlovic non sia adatto al calcio napoletano (ah quanta violenza nella città della Littizzetto)
Il mio Napoli – Samp 4-2
– Ho sempre avuto il terrore per la perfezione.
– Sabato l’Inter di Ranocchia e Juan Jesus aveva steso la Roma negli ultimi minuti, ieri pomeriggio la Lazio non è andata oltre il pareggio casalingo contro il Chievo di Hetemaj e Dainelli, la Fiorentina ha preso tre schiaffoni dal Cagliari e il Toro ha vinto il derby. Già la settimana scorsa ci era stato steso il tappeto rosso sotto i piedi dalle altre pretendenti al posto d’onore. Troppa grazia. Da non crederci. Non può essere.
– Inoltre, siamo partiti un po’ prima, rispetto al consueto orario, per evitare di imbottigliarci nel traffico di coloro che rientrano dopo aver goduto del weekend di traffico sorrentino: strada semi deserta sino a Napoli come fosse il giorno dopo il capodanno, andatura blanda e nessun rischio di vita nonostante ci fosse al volante Sebastian Minao.
– Tutto è sembrato davvero andare troppo liscio. Non sono abituato ai sorteggi facili, alla perfezione e alle congiunture astrali e così ho temuto la classica nemesi notturna stile cucchiaino di Icardi.
– I risultati del pomeriggio hanno reso la partita contro la Samp una sorta di invito a nozze e la paura di non prendere la bomboniera per l’ennesima volta mi ha assalito.
– A parte un paio di scommesse perse per non aver ascoltato i consigli del nostro guru Catapo, a parte il Minao che a un certo punto ha iniziato ad inveire contro un cartellone pubblicitario, e a parte il terrore di illudermi stesse prendendo il sopravvento, i pezzi del puzzle di giornata sembravano combaciare perfettamente. Tutto al posto giusto nel momento giusto. 
– Ho cercato di distrarmi: il San Paolo ha proposto una scaletta di canzoni anni ’80 e nel momento dei tiri in porta di riscaldamento ho avuto compassione per i ragazzini che generalmente si piazzano sotto la curva in attesa dei tiri di Maggio, ma, purtroppo per loro, Maggio era squalificato.
– Calle ha ricevuto una maglietta celebrativa per le 100 presenze in azzurro. Pratica che generalmente porta assai sfiga e che una volta regalava una medaglia d’oro al posto della maglietta. Altri tempi.
– Le novità: Insigne capitano, Marek in panchina e Jorginho a governare il centrocampo.
– I classici: Higuain al centro dell’attacco, De Guzman seduto affianco a Zuzu e Brivitos ammonito dopo 2 minuti.
– Il Napoli è partito molto bene, tenendo la Samp sempre in apprensione. Specie per le conclusioni del Gonzalone.
– Al 12′ è invece la Samp a passare: Ghoulam infilzato sulla sinistra ed Eder, appena entrato in area, ha lasciato partire un diagonale che Albiol non è riuscito a distruggere le leggi della fisica come Lulic, rendendosi protagonista dello 0-1 con un autogol.
– Per un attimo mi è passata velocemente l’intera e festosa giornata nella mente. Troppa grazia?
– Il portiere doriano ha compiuto un paio di buone parate, prima su Higuain e poi su Calle. E il Minao: ma questo è lo stesso Viviano che si è reso famoso a Firenze? Ma mo’ vuless venì ca e rompere …
– Esattamente un minuto dopo si è fatto passare la palla tra le gambe regalando di fatto un gol di destro a Gabbiaridi e il pareggio al Napoli.
Troppa grazia, non ci posso credere.
– Secondo alcuni, tenendo molto alla Champions, la papera è stata una chiara predisposizione di Mihajlovic…
– Trascorsi altri due minuti e il Napoli ha completato il ribaltamento: 2-1 di Higuain.
– La palla, prima di finire in rete, ha viaggiato tra i piedi degli azzurri talmente velocemente che non ho capito niente. Tornando a casa, ho dovuto rivedere l’azione in tv col rallenty ma manco l’ho capita.
– Nella ripresa, De Silvestri, su chiaro suggerimento di Mihajlovic, si è trasformato in Ranocchia e ha ceduto la palla ad Insigne. L’azzurro ne ha immediatamente approfittato e dopo 30 metri di corsa palla al piede ha lasciato partire un tiro alle spalle dell’incolpevole Viviano. Il classico gol fai da te.
– Sul 3-1 ho iniziato a pensare di rilassarmi, ma Henrique è scivolato da solo e non ci sono riuscito.
– La fotografia della partita: in seguito ad un fallo, ho notato un battibecco tra Golia Okaka e Davide Insigne. La rivoluzione è nella testa. 
– Dal 58′ al 62′ la Samp non ha toccato il pallone.
– Lopez ha impegnato ancora il numero uno blucerchiato e Soriano il doriano è uscito. Credo che sia stato la sua giocata migliore della partita.
– Il Napoli ha fornito una delle più belle prestazioni della stagione (troppa grazia) poi, al 70′, la mia ansia si è ricordata dell’Inter e di Maurito cucchiaino. 
– Henrique è scivolato di nuovo senza che Pinilla lo sfiorasse, Brivitos, già ammonito, ha strattonato Okaka e Jorginho si è fatto sovrastare da Obiang. Oilloc’. Ma è stato solo un attimo.
– Hamsik con classe ha fatto un numero in area e De Silvestri, sempre lui, seguendo i dettami dell’allenatore, lo ha falciato come un aratro: rigore.
– Gonzalone ha chiuso definitivamente la partita e dopo la rete è uscito ricevendo l’applauso da parte di tutto il suo pubblico e un bel 9 in pagella.
– Il Napoli avrebbe potuto arrotondare con una manita, ma Hamsik, Calle, Zapata e ancora Hamsik non sono riusciti ad aprirla. Alla fine è stato invece Muriel a fissare il punteggio sul 4-2.
– Considerando le azioni, in realtà poteva finire come Napoli – Pescara 8-2. 
– Che partita. Volti sorridenti e festanti per tutti. Mi è sembrato di essere a Madrid dopo i sorteggi. Un capodanno anticipato. Sportivamente parlando, è stata una giornata perfetta. Peccato che la domenica sia stata rovinata dalla violenza assurda che si è verificata nella città della Littizzetto.
– Insigne, quanto ci è mancato?
Eto’o ha predicato nel deserto.
De Silvestri sta bene a Genova. Pure Soriano.
Obiang mi piace.
Ferrero: cos’ha vinto Higuain? Risposta: niente, la partita di ieri.
– Sugli allenatori: bravo Sinisa, in ottica Champions, ci ha già regalato i primi 3 punti.
– E Rafa, se ne va? 
Ma se Jurassic Toni ha realizzato 17 reti, se l’Inter può trattare Yaya Tourè che guadagna quanto tutta la Lombardia e la Thailandia, se la Roma ha speso 15 milioni per Doumbia, se l’anno prossimo ci sarà in serie A il derby Carpi – Sassuolo, spiegatemi perché non devo credere che domani mattina non possa crescere uno stadio nuovo, una struttura moderna per gli allenamenti, un settore giovanile all’avanguardia e un paio di centrocampisti da 50 milioni l’uno?
– No, no, è già tutto definito: Mihajlovic è già del Napoli.
– Sicuramente sarà in grado di riproporre il calcio totale di Rinus, ma quello visto ieri sul campo non mi è sembrato adatto al calcio napoletano.
– Sono tornato a casa e ho continuato a cercare la celebre cazzimma di Mihajlovic.
– In tutta onestà, Rafa tutta la vita, e come direbbe l’amico Pom Yao: Sin prisa pero Sin isa. 
– Avanti così, fino alla fine. Con questa perfetta grazia.
Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca
Gianluigi Trapani
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