Siamo ormai prossimi alla sentenza dell’UEFA sulle violazioni al Fair Play Finanziario da parte dell’Inter e della Roma. Finora i maggiori club coinvolti (PSG e Manchester City) hanno evitato di arrivare davanti alla commissione giudicante e hanno trovato un accordo di patteggiamento con gli investigatori dell’UEFA. E’ la strada che si presume vogliano seguire anche i due club italiani per cercare di limitare i danni. Anche se andare in giudizio permetterebbe poi di appellare la sentenza, si rischierebbe finanche l’esclusione dalle coppe e non è casuale se fin dall’entrata in vigore del Fair Play Finanziario tutti abbiano preferito patteggiare.
Secondo le indiscrezioni di stampa del Corriere dello Sport alla Roma dovrebbe toccare senz’altro una forte multa (in parte da pagare subito e in parte da congelare in caso di ulteriori violazioni), a questa pena potrebbe poi aggiungersi anche una eventuale restrizione della rosa a 23 giocatori (anziché 25) per la partecipazione alle coppe nella prossima stagione.
Per quanto invece riguarda l’Inter, la cui situazione appare più complicata sia per l’entità dell’indebitamento che per la prospettiva di non disputare le coppe nella prossima stagione (con ulteriori minori ricavi), oltre alla multa potrebbe essere prevista anche una restrizione al mercato come accaduto al PSG o al City, ovvero poter spendere al massimo una certa somma, oppure poter spendere solo quanto ricavato dalle cessioni.
Le trattative tra i club e il Panel UEFA sono ormai prossime a chiudersi e il 5 maggio si conosceranno le decisioni finali. Di certo c’è che Mancini e Garcia rischiano seriamente di dover chiudere nel cassetto i sogni di mercato e gli agognati rinforzi a meno di dolorose cessioni. In quest’ottica, se il Napoli riuscisse a scalzare i giallorossi dalle prime tre posizioni del campionato, oltre al successo sportivo potrebbe assestare un duro colpo finanziario ai competitor giallorossi.
Andrea Iovene
