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26 anni fa. C’erano Dallas, Dinasty, Nino Castelnuovo che saltava una staccionata. E una sensazione mai vissuta prima. Nuova. Nuova come questa

26 anni fa. C’erano Dallas, Dinasty, Nino Castelnuovo che saltava una staccionata. E una sensazione mai vissuta prima. Nuova. Nuova come questa
26 anni fa…
 
– C’era Lui e c’era Careca.
– C’era il Bayern di Thon e Aughentaler che solo a nominarlo incuteva timore.
– C’era il San Paolo stracolmo che iniziava a coprirsi per il Mondiale e il tabellone storico con l’enorme scritta “Goal” illuminata.
– C’era Alemao, la prima volta del terzo straniero.
– C’era l’Inter dei record con il Trap in panchina.
– C’era il Milan di Sacchi che vinceva la Coppa dei Campioni.
– C’era la Coppa delle Coppe.
– C’era mio padre a cui non fregava niente di calcio, ma che a quei tempi usava chiedermi: c’ha fatto ‘o Napule?
– C’erano le differite in Rai a tarda sera quando il giorno dopo si andava a scuola.
– C’era il liceo e i miei 3 in chimica.
– C’erano zaini Invicta pieni di figurine invece che di libri. C’erano lo schioppo e il mignolino.
– C’erano la schedina del Totocalcio e del Totip.
– C’erano partite impolverate nel campetto della scuola con le lamberjack e la camicia.
– C’era mia madre che ogni giorno doveva fare una lavatrice solo per me.
– C’erano i pantaloni a “zumpafuoss” e i calzini bianchi.
– C’erano le ragazze con il cerchietto e due litri di lacca nei capelli
– C’era mio fratello che ancora usava la brillantina Linetti.
– C’erano i primi peli in faccia e i capelli lunghi sulle spalle.
– C’erano Beautiful, Dallas e Dynasty.
– C’erano la Corrida di Corrado, la Ruota della Fortuna, Emilio e Mai dire Banzai.
– C’erano il Maurizio Costanzo Show, Quark, Mixer e Colpo Grosso di Smaila.
– C’era la Ferrari di Mansell e Senna e Prost che si scapezzarono nella prima curva a Suzuka.
– C’erano Becker e Edberg. La Graf, Arancia Sanchez e la Navratilova. E c’era Chang che vinse il Roland Garros con le sue banane e le risposte sulla linea del servizio.
– C’era la nazionale di Velasco.
– C’erano ancora Magic Johnson e Lerry Bird.
– C’erano Tomba, gli Abbagnale e Gianni Bugno.
– C’erano Bush e la Perestroika.
– C’erano la lambada, Madonna e The Best della Turner.
– C’erano i Righeira, Alberto Camerini, Alan Sorrenti e Samantha Fox.
– C’era il tormentone “Alzati la gonna” e Rick Astley.
– C’erano Gigi la Trottola, Holly e Benji, Lamù e i Flinstones.
– C’era il mio Philips con tubo catodico di 6 tonnellate.
– C’erano l’Atari, l’Intellevision, e i primi rudimenti del basic con il Commodore 64 o il 128 per chi voleva distinguersi.
– C’erano le pubblicità: per dipingere una parete grande, ci vuole un pennello grande (Cinghiale); hai mai provato Hurrà? il tartufone, Guido Angeli: provare per credere (Aiazzone); il Mago Galbusera e “Già fatto?” di Pic indolor.
– C’era ancora la Polaroid. Il Levis 501, il montone e le Timberland.
– C’era la pubblicità da libro Cuore della Barilla con una bambina sotto la pioggia insieme a un gattino nell’impermeabile.
– C’erano il Sì, la Vespa Special e i giri interminabili per tutta la penisola sorrentina.
– C’era Nino Castelnuovo che saltava una staccionata grazie all’Olio Cuore.
– C’era il cubo di Rubik, il supersantos e il Supertele.
– C’erano le 500 lire di carta con cui potevi comprare 3 ghiaccioli e un paio di gomme da masticare. Oppure potevi giocare 5 partite a flipper, a biliardino o al pac man. 
– C’erano le piste Polistil e i modellini della Bburago.
– C’erano le colazioni col Nesquik e la Girella e le sorprese nelle patatine San Carlo.
– C’erano i trasferelli, il Subbuteo e le partite ascoltate in radio sulla spiaggia.
– C’erano le collezioni di gomme della Mulino Bianco, i pastelli Giotto e i pennarelli Carioca.
– C’era Antonio Inoki e il Catch.
– C’erano il Gameboy e il walkman.
– C’erano “L’attimo fuggente” visto con la mia classe al cinema, Mery per sempre e Henry ti presento Sally.
– C’era Indiana Jones, il mio piede sinistro e Arma Letale.
– C’era Dustin Hoffman e “Rain man”.
– C’era Massimo Troisi.
– C’erano il lemonissimo e il Cucky snack.
– C’era lo swatch.
– C’era il sequestro di Cesare Casella.
– C’erano il Muro di Berlino e il sangue di Piazza Tienanmen.
– C’era Andreotti e il Pentapartito.
– C’era Tony Tammaro.
– C’era Edwige Fenech…
– C’erano Il tenente Colombo, il gioco delle coppie e le lettere d’amore lasciate nella casella della posta.
– C’erano i Robinson, Magnum PI e  Miami Vice.
– C’erano i Giochi senza frontiere
– C’era Casa Vianello.
– C’era Fantastico e i biglietti della lotteria Italia.
– C’era Sanremo con Ti lascerò di Fausto Leali e Anna Oxa.
– C’era Jovanotti che cantava “No, Vasco, No Vasco, io non ci casco” e c’era Raf con “Cosa resterá degli anni 80”.
– C’era un ragazzo di 17 anni con forse troppi sogni.
– C’era una storia da scrivere.
– C’era una sensazione mai vissuta prima. Nuova. Nuova come questa. 
 
Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca
Gianluigi Trapani
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