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Le pagelle / Si salvano solo Andujar e Gabbiadini. Malissimo il trio Strinic-Albiol-Koulibaly

Le pagelle / Si salvano solo Andujar e Gabbiadini. Malissimo il trio Strinic-Albiol-Koulibaly

Torino-Napoli 1-0, le pagelle di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia 

ANDUJAR 6,5 – Niente da fare sul gol, colpo di testa ravvicinato in mezza mischia. Confermato titolare in campionato. C’è sul primo tentativo di Quagliarella (10’). Reattivo nell’evitare il corner sulla deviazione di Callejon. Gran lancio ad Higuain preceduto da Padelli. Annulla di pugni una gran punizione di Bovo.

Gioca con foja, forse per sopravanzare Rafael. Mi piace. Sul gol credo non abbia colpe. Meriti sulle parate, sì – 6,5 

MAGGIO 4,5 – Impegnatissimo contro Darmian che ha più corsa e grinta. Quando prende il sopravvento si perde come al solito in avanti. Il passaggetto indietro e il cross tentato, non riuscito. Pure, aveva iniziato spingendosi verso l’area granata saltando due avversari, poi messo giù da Darmian. Un buon recupero su Martinez alla fine del primo tempo. Partita tutto sommata confusa. Esce nel finale.

È forse uno dei pochi che ha corso tanto e speso molto. I limiti sono quelli di sempre, ma almeno ci ha provato – 5,5

ZAPATA s.v. – Entra per Maggio all’82’ ma il Torino è chiuso a doppia mandata e neanche la sua fisicità può farcela. Di forza, sprinta a destra, ma nessuno raccoglie in area il suo cross basso.

Quando entri in una squadra di morti fatti a pezzi puoi essere anche Kunta Kinte: il tuo destino è segnato – s.v.

ALBIOL 5 – Partita confusa, impegnato da Quagliarella. Attaccante aggiunto nella ripresa, conclude fuori dopo uno scambio con Higuain. Col passare dei minuti, la stanchezza gli toglie lucidità. I passaggi non vanno più a segno.

Dove eri mentre il Toro segnava e c’era quel blocco di difesa schierato senza che nessuno ci mettesse nemmeno una ciocca di capelli a contrastare gli attaccanti granata e tu ti perdevi quello che andava in gol? Ea murì – 3 

KOULIBALY 4 – È vero, il gol non è tutta colpa sua, ma proprio dal suo retropassaggio da settanta metri in corner nasce la rete vincente del Torino. In ogni caso, partita al di sotto del solito rendimento.

Non gli imputo l’erroraccio tecnico che ha fruttato il corner: ci può stare (oddio…). Gli imputo però il non essersi rialzato subito e l’averci regalato – e aver regalato a se stesso – cinque minuti di orrore e confusione da cui non ci siamo ripresi più – 3 

STRINIC 4 – Per la seconda volta delude. Continuamente saltato nel primo tempo da Bruno Peres, una finta ala brasiliana molto veloce e di buon tecnica. È la falla che il Napoli apre sulla sinistra. Preoccupato dall’avversario, sbaglia tutti gli appoggi quando avanza. Una velleitaria conclusione alla stelle. Col Napoli che, nel secondo tempo, attacca, Bruno Peres retrocesso nella difesa a cinque di Ventura non gli dà mai via libera.

Uno pensa di avere un difensore di esperienza che cazzate non ne commetterebbe mai, e quello ti delude così – 3,5 

GARGANO 5 – Non il solito guerriero. Ventura piazza nel centrocampo granata due mezzali, El Kaddouri e Farnerud, e i mediani azzurri vanno in difficoltà. Corre di qua e di là, ma i contrasti gli riescono poco per la superiore tecnica dei due avversari che marca a turno con David Lopez. Esce nella ripresa.

Non il guerriero di sempre, ma certo uno dei più presenti. Incomprensibile la sostituzione con Inler – 6

INLER 4,5 – Sostituisce Gargano al 73’ e rimane intrappolato nella ragnatela difensiva del Torino. Non ne cava mai un passaggio, una giocata incisiva, niente.

Non puoi preferire Inler a Gargano per inserire qualità in campo. Inler non porta qualità. Inler porta lentezza, gioco sciocco e senza senso e inconsistenti passaggi. Non puoi contare su un giocatore solo perché fa tiri lunghi e potrebbe buttarla nella rezza come va va. A quel punto è meglio se ti tieni la grinta di Gargano – 4

DAVID LOPEZ 4 – Inconsistente. S’è detto delle due mezzali del Toro. Sia lui che Gargano perdono il confronto.

Sicuramente. Ma il tuo giudizio continua ad essere viziato dall’antipatia nei suoi confronti, per me – 6

CALLEJON 4,5 – Ormai è chiaro. I compiti di copertura lo hanno sfiancato, in attacco non è più lui. Contro il Torino deve proteggere, con Maggio, la fascia dove spingono Darmian e Moretti. Sbaglia anche i cross, ma è vero che il Torino fa una bella ammucchiata in area e non ci sono azzurri capaci di svettare di testa. Due conclusioni fuori bersaglio, ma non proprio alla sua maniera.

Tu l’hai visto da solo, a destra, che aspettava che uno dei suoi gli passasse palla? Hai visto che nessuno dei suoi lo ha coinvolto nel gioco, preferendogli stupidi passaggi all’indietro e un gioco inconsistente? Ecco, Calle è sicuramente sotto tono, ma io mi incazzo di più con i suoi compagni. Li prenderei a paccheri, a lui e a loro – 4,5 

HAMSIK 4 – Un solo prodigio, il tiro dalla distanza diretto all’incrocio destro di Padelli che fila di poco fuori. Poi i soliti passaggi indietro senza mai trascinare la squadra in contrattacco. Impreciso, perde anche più di un pallone nella metà campo granata. Duetta poco con Higuain, confuso in una partita incolore. Si stizzisce per la sostituzione.

Stizzisciti ‘sta ceppa, Marek. Sono stanca di giustificarti. Tira fuori gli attributi, oltre alla cresta. E ricambia Benitez che magari è anche stanco di sostituirti dopo averti dato fiducia massima e averti coperto, sempre (i passaggi all’indietro nun se ponn verè!!) – 3,5

GABBIADINI 6,5 – Entra per Hamsik (62’) e dà subito verve all’attacco. Conquista due corner, batte magistralmente una punizione dal limite, ma coglie il palo. Sfiora il gol del pareggio nel recupero. È sempre “vivo”, in movimento. Trova scarsa collaborazione dai compagni ai quali indica inutilmente di proporsi quando lui ha la palla.

Perché è nuovo, ancora non ha capito le dinamiche perverse che scattano nella mente dei nostri, che quando si devono giocare anche le mutande per un risultato, o fanno il partitone o vanno in pappa. Questa è stata la volta della pappa. Gabbiadini sembrava caviale con champagne, a confronto – 7

DE GUZMAN 6 – Il meno peggiore tra gli azzurri. Va subito al tiro e si ripete verso la fine del primo tempo. Concede troppa libertà a Bovo, ma è che deve preoccuparsi di raddoppiare su Bruno Peres contro cui Strinic è in difficoltà. Cerca Higuain con un bel cross, ma il Pipita gira clamorosamente alto.

Sempre presente e propositivo. È da lui che sono partite le azioni migliori. Peccato che intorno avesse tutti brocchi – 6,5 

HIGUAIN 5 – Resta spesso isolato in avanti e quando, nella ripresa, il Napoli si riversa in attacco è circondato dai difensori del Torino. Glik (1,90) non gli lascia un pallone e andrà anche a segnare. Scocca il primo tiro nella ripresa (47’ respinta a pugni di Padelli). Poi la girata alta sul cross di De Guzman. L’unico, vero passaggio pulito è il gran lancio di Andujar, ma il Pipita è preceduto di testa da Padelli. Scomparsa la furia delle ultime partite che ne avevano fatto il condottiero azzurro.

Era nel blocco difensivo quando abbiamo preso gol. È vero, non sei un difensore, non è arte tua, ma santa pace, prova a metterci un ginocchio, una gamba, un calzino, una tempia. Mettici qualcosa che mi faccia capire che vuoi vincere questa partita, almeno pareggiarla, segnare uno schifosissimo gol o salvare un punticino soltanto. Invece no: nervoso e inconcludente. Imperdonabile – 3

BENITEZ 5 – Aveva la formazione più “fresca” rispetto al Torino, dopo gli impegni di giovedì in Europa League, ma rimane intrappolato nel 3-5-2 e 5-3-2 diventato anche 5-4-1 di Ventura. Le condizioni fisiche e di forma di Callejon avrebbero suggerito l’impiego di Gabbiadini in partenza (questo, col senno di poi, è chiaro). Poi tarda a inserire Manolo. Ripresenta Strinic di nuovo deludente. Forse, con Ghoulam (in panchina) il Napoli avrebbe sofferto meno sulla fascia sinistra. Conferma Andujar in campionato. L’attacco azzurro nella ripresa è confusionario e schierare più attaccanti, anche Zapata, contro una difesa chiusissima non serve. È anche vero che nessuno del Napoli tira dalla distanza quando l’area avversaria è fitta di giocatori. Ci dovrebbe pensare Inler (sì, domani). Ma poi non è colpa sua se i due mediani vanno a vuoto su El Kaddouri e Farnerud. Un brutto Napoli.

La tattica di gioco per il primo tempo era buona. Voleva stancare il Toro, reduce dall’impresa del San Mamès. Peccato sia stato tradito da tutti, dai più forti, dai suoi, da quelli che lui non ha abbandonato mai. Ci ha abituati troppo bene per pensare che non fosse più che certo che la forma di Callejon e Strinic fosse migliore di quella dei loro compagni lasciati in panchina. Certo, quando ha visto che non lo era, avrebbe dovuto sostituirli. Come non avrebbe dovuto tirar fuori Gargano per Inler. Questa era una partita da vincere col cuore e con le gambe, più che con la testa e la tecnica, che, tra parentesi, Inler non ha. E infatti ci ha fottuti un errore tecnico da dilettanti. Brucia questa sconfitta. Brucia perché avevamo il villaggio a un passo e adesso si deve ricominciare tutto daccapo. Brucia perché mi fa schifo preferire un passo avanti della Juve, stasera. Brucia perché Benitez così incazzato non l’ho visto mai e a Sky hanno dato il peggio mentre si leccavano i baffi di fronte alla preda. Brucia perché Ilaria D’Amico ha secciato in tutta la fase pre e Mauro insultato in tutta la fase post. Cosa salvo di questa partita? Boban, in studio, che aveva chiesto a tutti di lasciar stare Rafa. Per quanto riguarda il Mister so che oggi farà un sedere a tarallo a chi l’ha tradito. E non c’è sugna e pepe che tenga. I taralli vanno azzuppati nella birra. Questi qui anche un po’ soffocati fino a che non chiedono scusa. Eccheccazz. E Forza Napoli. Sempre – 6 
Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia

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