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Caro prefetto, caro Napoli, com’è che sequestrate l’acqua a un bambino di 3 anni e poi altri entrano con i fumogeni e sgomberano la curva per uno striscione?

Caro prefetto, caro Napoli, com’è che sequestrate l’acqua a un bambino di 3 anni e poi altri entrano con i fumogeni e sgomberano la curva per uno striscione?
Necessita, prima che partecipi il mio sdegno (condiviso da molti) che faccia una premessa onde evitare che la Società destinataria risponda (?) dicendo che l’argomento che tratterò riguarda la soluzione di un problema di ordine pubblico, che, seppur vero, la vede comunque protagonista anche se solo per girare la presente al Prefetto incaricato.
Sono il solito fidelizzato “abbonato” ormai di Tribuna, in fuga da anni dalla mia precedente sistemazione in curva “B”. 
    Domenica sera con il mio solito gruppo di affezionati  (circa 10/12 persone), in occasione della partita con l’Atalanta, come tifosi ed ancor più come cittadini ci siamo sentiti offesi dalla resa incondizionata che le istituzioni preposte alla sicurezza e sorveglianza hanno mostrato nei confronti dei tifosi (?) della curva “B” che, nel commemorare il tifoso morto per cause naturali nella campagna di Russia, hanno mortificato gli altrettanti tifosi ed abbonati (molti dei destinatari della presente sono abbonati di curva) del loro stesso settore costringendoli per oltre 2 ore a non potere occupare gran parte dei posti loro spettanti…. perché striscione da mostrare!!!! La domanda che ci assilla è come sia stato possibile che l’istituzione abbia consentito siffatta prevaricazione? Come sia possibile, ai varchi d’ingresso, essere moralizzatori nei confronti di un bimbo di tre anni sequestrandogli una piccola bottiglia d’acqua e poi accorgersi che all’interno sia stato consentito l’ingresso di (nel caso di specie) fumogeni (in grande quantità) che hanno creato con la loro accensione una cortina fumogena che ha vietato la chiara visione della partita (nei primi 10 minuti) e difficoltà respiratorie (per ben più di 10 minuti)? Come può il Viminale pretendere che il calciatore non risponda dei suoi risultati sportivi al “tifoso” e/o al “gruppo” quando è lui stesso a sottostare ad una imposizione, non giustificata, dal seppur nobile fine della onoranza commemorativa, e non accettabile per l’esempio che dà e che ancorché trasmesso, anche in video acquista vasta eco tra masse che non sempre comprendono il vivere civile ed il rispetto per chi gli vive accanto e che spesso fa della prevaricazione (sempre violenta) il suo argomento di “discussione”.
Già anni orsono lamentai guasti e carenze dello stadio, suggerii possibili soluzioni per consentire il diritto di occupare il proprio posto anche al fidelizzato tifoso abbonato di curva (con tessera del tifoso), ma è evidente che la Società Calcio Napoli (non sono mai stato degno di una risposta) ed ancor di più le istituzioni con il loro assente comportamento  hanno dimostrato alcun interesse alla soluzione anche dei più piccoli problemi ritenendo più utile sguazzare nel pantano e non rendere le acque trasparenti per poterci nuotare!!!.
Grazie per avermi letto, nonostante qualcuno si farà scappare come commento alla lettura: ma cosa vuole questo s……..!!!
Saluti a tutti, Buona Pasqua e FORZA NAPOLI
avv. Vincenzo Vaia
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