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All’esaltazione di Cataldi (come se parlassero di Mascherano) ho tolto l’audio alla Rai

All’esaltazione di Cataldi (come se parlassero di Mascherano) ho tolto l’audio alla Rai

Anche la Lazio veste l’azzurro, ma non scherziamo, mai come in questi giorni è questione di sfumature. Di squadra Azzurra ce n’è una sola. 

Un tempo ciascuno non fa male a nessuno si potrebbe dire, in realtà non è  così. La par condicio non ha fatto sicuramente piacere ai cari telecronisti Rai amici di Lotito e fa male alla Lazio perché, come sanno bene, nel calcio moderno in Coppa è fondamentale non prendere goal in casa. 

Comunque bene ho fatto a togliere l’audio quando Tardelli&Co. hanno esaltato Cataldi quasi fosse il nuovo Mascherano. Carnevale è finito. Mentre giocatori di Benitez si aggrappavano al solo Higuain, caparbio nella ricerca del gol e della serenità della squadra.

Dalla partita di ieri ne esce, comunque, un buon Napoli che ha tirato fuori carattere e voglia di fare risultato contro una squadra che ha giocato un buon calcio, soprattutto con le ripartenze di Klose, Basta e Felipe Anderson. Il nostro tridente non è stato da meno, ha mancato solo della solita cronicità, ovvero la cazzimma in fase di conclusione. Nel secondo tempo, poi, ha nettamente meritato il risultato con una difesa attenta che ha rischiato ma non più di tanto.

Nota stonata Inler lento nell’impostare e nel far filtrare palloni in avanti mentre, flagellatemi pure, uno dei migliori a parere mio è stato Mesto in considerazione del brutto cliente che aveva e che gioca poco (ammonito e diffidato, saltando il ritorno, chissà se lo rivedremo più in campo).

I cori? Non ho sentito nulla se non un boato al goal di Gabbiadini che ha risuonato come le campane, non so se arrivato da Napoli o dai napoletani che, nonostante i divieti, sono sempre presenti ovunque. 
don Marco Ricci

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