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Il discorso di Benitez: «Il talento non basta, il desiderio e l’impegno di migliorarsi e imparare è l’unico modo per progredire»

Il discorso di Benitez: «Il talento non basta, il desiderio e l’impegno di migliorarsi e imparare è l’unico modo per progredire»

Pubblichiamo la versione ridotta del discorso di Rafael Benitez al ricevimento della sua laurea honoris causa.

Se devo essere onesto, devo dire che dal momento in cui ho sentito la notizia, mi sono chiesto: Che qualità possiedo per essere meritevole di tale onore? Dopo aver ascoltato la Laudatio pronunciata dal mio sponsor, ho almeno ora parzialmente capito il ragionamento alla base della decisione. Credo che sia un riconoscimento alla mia continua ricerca del raggiungimento di conoscenze tecniche e scientifiche, attraverso l’educazione, che ho cercato di applicare, su base giornaliera, per la mia vita professionale all’interno del settore calcistico.

In tempi recenti si è, per fortuna, abituati a vedere che le squadre di alto livello impiegano specialisti in medicina dello sport, specialisti ortopedici, fisiologi, fisioterapisti e così via. Molti di questi specialisti sono poi diventati preparatori atletici di successo; tuttavia, non è poi così comune trovare qualcuno con una laurea in educazione fisica a fare l’allenatore e manager di una squadra di massima serie.

C’è una domanda che mi viene posta spesso quando si parla di giocatori, cioè se un calciatore – o qualsiasi altro atleta – sia un prodotto della natura o dell’educazione. Un giocatore è nato così, o può essere “creato”? Molto raramente mi hanno posto la stessa domanda a proposito di allenatori o dirigenti.

Credo che dovremmo concludere che il talento per fare l’allenatore è innato.

Tuttavia, come in tutti i campi, il talento non è sempre sufficiente per andare avanti e, anche se un individuo può avere un talento naturale, il desiderio e l’impegno di migliorarsi e imparare è l’unico modo per progredire. Parlando per la mia esperienza, non si può andare molto lontano senza una buona base teorica e una solida comprensione dei fondamenti.

Senza lavoro non c’è nulla, come ha scritto Miguel Hernández… 

(No los levantó la nada,

ni el dinero, ni el señor,

sino la tierra callada,

el trabajo y el sudor

The Olive Harvesters)

In altre parole, nulla cresce senza sudore o fatica; e per me il duro lavoro è la chiave per il progresso, lo sviluppo e il successo in qualsiasi professione. Naturalmente, ci sono sempre le eccezioni che confermano la regola; ma il duro lavoro, la dedizione al lavoro e la formazione adeguata sono fondamentali per il successo.

Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che la perseveranza, la determinazione, la motivazione, la speranza, la curiosità e il supporto sono di vitale importanza. Abbiamo tutti bisogno di sostegno per crescere: qualcosa che ho avuto dalla mia famiglia sin dall’infanzia. Ho avuto il sostegno di mia madre, che mi ha portato agli allenamenti di sera e in pieno inverno, quando avevo appena 12 o 13 anni; da mio padre e dai miei fratelli che sono venuti a vedermi giocare – o per guardare me “gestire” come mio padre era solito dire. 

Sono stato sostenuto dai miei familiari che sono stati lì per godersi le vittorie e sofferto insieme a me nelle sconfitte; sono stato sostenuto da mia moglie che mi ha affiancato quando un lavoro è giunto al termine, quando la critica è stata feroce, quando ho avuto problemi con la gestione e – perché no – per celebrare i trofei.

E, naturalmente, sono stato sostenuto dai miei amici – i miei veri amici –  nel corso degli anni.

Questo sostegno è fondamentale per un individuo: per andare avanti e migliorarsi. E il miglioramento è frutto dell’allenamento e dell’esperienza pratica accumulata: per non parlare delle ore e ore di studio, ricerca e analisi. Tutto ciò è motivo di grande orgoglio per me.

Non dobbiamo dimenticare che l’esperienza non è ciò che ci accade, ma ciò che impariamo da quello che ci succede. Dobbiamo applicare ciò che abbiamo imparato al fine di continuare ad imparare.

Tutti sanno che, in ambito sportivo, il nome di un allenatore può servire solo a fare una buona impressione, ma è solo l’inizio; sono la conoscenza e la saggezza la chiave per guadagnare il rispetto dei colleghi professionisti.

Quindi, come ho detto all’inizio, la capacità di un allenatore è innata; ma anche appresa, e l’adeguata formazione di coloro che lavorano intorno a te è parte fondamentale per raggiungere il successo.
Rafael Benitez

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