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Napoli, tre aggressioni ai tifosi del Trabzonspor con cinghiate e bottigliate

Napoli, tre aggressioni ai tifosi del Trabzonspor con cinghiate e bottigliate

La notizia è stata lanciata dall’agenzia Ansa. Un tifoso del Trabzonspor e’ stato ferito lievemente al mento da una scheggia di vetro del finestrino dell’auto noleggiata in cui si trovava, in via Caracciolo, con altre 5 persone. Il vetro sarebbe stato rotto da alcuni oggetti lanciati da due persone in scooter. A piazza San Pasquale, su richiesta di alcuni passanti, e’ giunta un’ambulanza del 118. L’uomo, medicato sul posto dai sanitari, e ha rifiutato di recarsi in ospedale. Poi, insieme ai compagni di viaggio, ha proseguito il tour in citta’. 

Altre aggressioni poi nel corso della giornata. Nel pomeriggio cinque tifosi turchi hanno avuto un diverbio con altrettanti napoletani nei pressi del conservatorio di san Pietro a Majella. Nei pressi dello stadio, invece,
un tifoso turco è stato aggredito con una borchiata e ha avuto una prognosi di otto giorni. 

Così scrive repubblica.it: “Nel pomeriggio un altro episodio: 5 tifosi turchi sono stati aggrediti da un gruppo di napoletani a piazza San Pietro a Majella in pieno centro storico. Oz Man è il tifoso che ha riportato i maggiori danni, è stato infatti preso a bottigliate soltanto perchè manifestava il suo tifo indossando una sciarpa della squadra”. 

I cinque trentenni turchi stavano passeggiando per il centro storico quando davanti a loro è arrivato un giovane che ha fischiato, dopo pochi minuti sono sopraggiunti in sei e hanno iniziato il pestaggio. Tutto questo si è trasformato in una denuncia a due carabinieri che sono arrivati sul posto poco dopo. Sul posto, un’ ambulanza per soccorrere il ferito.

Attorno alle 17 un altro episodio a Piazzale Tecchio, tre tifosi turchi seduti a un bar, arrivano tre napoletani su uno stesso scooter un Honda Sh, scendono, li insultano e li prendono a cinghiate. Nasce una rissa perchè i turchi reagiscono. Al termine della lite il bilancio vede un turco medicato in ospedale e giudicato guaribile in otto giorni.

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