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Nel miglior momento del Napoli, Tagliavento si è trasformato in Mughini. Ci può stare

Nel miglior momento del Napoli, Tagliavento si è trasformato in Mughini. Ci può stare

Il mio Napoli – Juve

– “Dirigenti della squadra avversaria hanno parlato di vento contrario. È ora di finirla con questa storia! Adesso chiederemo di rivedere tutte le moviole di ogni squadra, per valutare cosa realmente accade in campo. Perché ho la sensazione che succedano anche episodi peggiori dei quali nessuno si interessa”.

Sembrerebbero le parole dette da Marotta ieri, invece sono di Moggi. Anno 2001. Ci può stare.

–  Per ragioni di sicurezza è stato impedito l’ingresso al San Paolo dei tifosi ospiti. A questo punto, inevitabile il Daspo per l’ultrà Tagliavento. 

– Nonostante ciò, il Minao ha iniziato ad avere a che fare con i fantasmi già dalle 19: questi sò juventini infiltrati, non c’è dubbio.

Giuffrè: Antò (Minao), guarda, hanno la sciarpa del Napoli.

Minao: e che c’entra?! Parlano siciliano!

– Molto emozionante il Napul’è all’ingresso dei calciatori. Anche se io, devo ammetterlo, ritengo che sia una canzone più da auto o da concerto che da stadio.

– Pochi istanti prima che iniziasse la partita, il Minao: no, stavolta non mi sbaglio. Questi due so’ juventini infiltrati.

Giuffrè: e perché?

Minao: ti sembra normale che non conoscano manco il posto dove devono sedersi?

Giuffrè: e si vede che non sono habitué.

Minao: sì, ma non conoscevano nemmeno le canzoni di Pino Daniele. Sò juventini, fidati.

– Si dirà che nel primo tempo non abbiamo giocato come sappiamo. Ci può stare.

– A mio parere è stata invece una frazione molto equilibrata, in cui ha prevalso il tatticismo. Il Napoli ha badato più al contenimento viste le difficoltà di far girare il pallone in seguito al loro pressing serrato. 

– Solo tre azioni rilevanti: DeGuz si è fatto un attimo prestare il piede da Maggio e ha sparato alto da posizione favorevole; Pogba ha indovinato un tiro al volo molto bello che ha portato la Juve in vantaggio; Caceres ha impegnato Rafael da posizione defilata, ma in solitudine.

– Quando ci sono partite così equilibrate, gli episodi o il colpo di un campione possono cambiare l’inerzia di una partita. Pogba ci è riuscito.

– Il Minao, mentre stava per ricominciare la partita, avrebbe voluto farsi un selfie con il padre di Hamsik, poco distante da noi, ma si è lasciato distrarre da un altro tipo sospetto: al chi non salta juventino è, quello è rimasto seduto e impassibile. Ditemi voi, è juventino?

Giuffrè: Antò, ha un piede ingessato!

– Il Napoli ha provato ad alzare il baricentro e a cercare sortite offensive con più convinzione: Calle si è fatto anticipare in area di rigore da Chiellini in scivolata.

– Con l’ingresso di Mertens, la manovra è parsa più brillante ma non si sono creati veri pericoli alla porta di Buffon.

– La pressione è stata però premiata in seguito a un calcio d’angolo: battuta di Mertens è girata volante di Brivitos. 1-1

– Una rete di Brivitos era quotata quanto un giallo a Pirlo.

– Quando ci sono partite così equilibrate, gli episodi o il colpo di un campione possono cambiare l’inerzia di una partita. Dicevamo.

– Nel miglior momento del Napoli, Tagliavento si è trasformato in Mughini. 

– Coadiuvato dal Pisacreta di turno, prima ha fischiato un dubbio fallo di Brivitos (ammonendolo) e poi, sempre con l’ausilio del guardalinee, ha convalidato la rete di Caceres, nonostante solo Buffon non fosse in fuorigioco. Ma ci può stare.

– Inutili le proteste dei partenopei. E inutile il nostro malumore in seguito agli sms degli amici che da casa ci raccontavano la moviola.

– Non comprendo infatti lo stupore e il dolore di questa decisione. La Juve ha segnato in netto fuorigioco. Quindi? Cosa c’è di eclatante? Ci può stare.

– Mi meraviglio invece che la Juve non scenda sempre in campo con 22 uomini. Arbitri e tv non se ne accorgerebbero.

– Tagliavento aveva già mostrato il suo repertorio quando Chiellini, dopo uno scontro con un compagno, stramazzato al suolo, ha subito un’operazione al cervelletto e ha ripreso a giocare senza uscire dal campo. E ci può stare.

– E successivamente non ha punito lo stesso Chiellini per un retro passaggio sbilenco tranquillamente bloccato con le mani da Buffon. E ci può stare.

–  Per non parlare delle perdite di tempo dei bianconeri, di uno scambio di ammonizione (Caceres al posto di Marchisio diffidato) che mi ha ricordato un campionato in cui Nedved e Trezeguet terminarono un intero girone di ritorno da diffidati e per l’autogol annullato, sempre di Caceres, per un fallo di Kulì, che non è riuscito a smaterializzarsi, mentre Buffon gli cadeva addosso. Ma ci può stare.

– Ai tempi della triade, ricordo che chi subiva torti e se ne lamentava, veniva tacciato di vittimismo e poca sportività. Oggi notate differenze? 

Anche in tv. Oggi il Processo di Biscardi è stato sostituito dalla nutrita schiera di opinionisti e conduttrici su SkyJuve. Ma ci può stare.

– A proposito, da ieri è stato ripristinato il segnale di SkyInter.

– Questa partita, nel caso in Nuova Caledonia e in Alaska ci fossero stati ancora dei dubbi, è stata vista da un miliardo di telespettatori in tutto il mondo. 

– Il Napoli ha provato a raddrizzarla fino alla fine ma a Duvan, solo davanti a Buffon, è venuta la sindrome di Inzaghi e si è tuffato inspiegabilmente invece di concludere e Higuain, dopo un doppio dribbling in area, ha calciato di poco a lato da pochi passi.

– Vidal, allo scadere, ha poi chiuso un contropiede e la partita con un siluro all’incrocio dei pali.

– C’è rammarico. Non dovrebbe, ma c’è. Ci può stare.

– Sono invece contento per le dichiarazioni nel finale dell’umile Bonucci che almeno ha ammesso autodenunciando: questa squadra ha dimostrato di essere una squadra coi coglioni.

– Molto più diretto il provinciale Marotta che, abituato a questi post gara, ha ricalcato il vecchio maestro senese e si è detto stufo di insinuazioni sul rubare. Tagliavento ha ben diretto. Roba da lercio.it.

– Mentre Allegri, ricordando Muntari, ha dichiarato di non essersi mai lamentato degli arbitri. Ha dimenticato di dire “da sei mesi”.

– Ora sono proprio curioso di vedere come si concluderà questo campionato. Roma e Juve, Massa e Tagliavento, oggi sono allo stesso livello. Ma conterà l’esperienza…

– Per noi, realisticamente, è cambiato poco. La nostra partita è quella dell’Olimpico di domenica prossima contro la Lazio.

– Faccio un pronostico: Tagliavento sarà al prossimo Europeo. Ci può stare.

E chiudo parafrasando un vecchio ritornello di Angelo Branduardi: 

Ci può stare, ci può stare,

si può prendere o lasciare.

Ci può stare, ci può stare,

puoi cantare, puoi gridare,

puoi vendere, comprare,

puoi rubare, regalare…

(Chissà a chi pensava quando lo ha scritto…).

Forza Napoli Sempre

La 10 non si tocca. Oggi più che mai.
Gianluigi Trapani

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