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Higuain da 8 (ma c’è un problema). Inler divide i pagellisti. Volevate un Napoli cinico? Eccolo

Higuain da 8 (ma c’è un problema). Inler divide i pagellisti. Volevate un Napoli cinico? Eccolo

Napoli-Genoa 2-1, le pagelle di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia.

RAFAEL 6 – Resta fermo sul tiro di Iago Falque nell’angolino sinistro basso. Può essere assolto sul gol. Sbaglia una sola uscita alta (preceduto da Albiol). Ma esce bene a terra su Antonelli. Devia in corner con la punta delle dita il tiro di Edenilson che vede all’ultimo momento, coperto da Albiol. Efficace parata a terra su Antonelli a fine primo tempo.

Vabbuò, Mimmo, e diciamolo che ha fatto una ddio di parata! Sono saltata sul divano, non mi pareva lui! Viva viva la Supercoppa!! – 7

MAGGIO 6 – Ha un gran da fare contro Perotti, attaccante di grande movimento e padronanza della palla, sempre pronto al cross. Contiene l’avversario come può. Spingendosi avanti, le solite carenze, indeciso sulla giocata finale. Stavolta rinuncia ai cross per passare la palla indietro o cercare la combinazione in profondità con Callejon.

Visto? Ci ha ascoltati. Avevamo detto: “Non parliamo più dei cross”. Non li ha neppure fatti – 6

ALBIOL 6 – Per tutto il primo tempo non ha un avversario diretto. Feftatzidis è un centravanti arretrato, di manovra. Nella ripresa gli tocca Niang, ma senza problemi. Si fa giocare in area da Iago Falque nell’occasione del pareggio genoano.

Nessuno deve coprire Rafael davanti alla porta (caz) – 6

KOULIBALY 6,5 – La solita sicurezza, gioca di anticipo, lancia. Frena Edenilson in area con la collaborazione di David Lopez in una situazione pericolosa. Esce dalla difesa con prepotenza di testa in un’occasione spettacolare. Per il fallo su Niang si fa ammonire. Era diffidato, salterà la trasferta col Chievo di domenica prossima.

Il fallo su Niang è stato fantastico: del tutto inutile e anche pericoloso, però c’è da dire che vedere due neroni con quei fisici che si contrastano è uno spettacolo. E comunque Kouli mi manca già – 7

STRINIC 6,5 – Tre partite in una settimana. Esperienza, sicurezza, semplicità. Sono le doti dell’esterno sinistro croato. Sulle rimesse laterali cerca sempre di lanciare la fuga di un compagno (16’ lo fa con De Guzman lanciandolo in solitudine verso l’area genoana). Si fa chiudere al tiro nei sedici metri del Genoa su un assist di Callejon. Esce nel finale.

Tre partite e non ne sbaglia una. Britos, au revoir – 7

BRITOS s.v. – Entra per Strinic. Fa un lungo lancio per nessuno ed è tutto.

Ahhahahahaah il “lungo lancio per nessuno” è bellissimo! – s.v.

DAVID LOPEZ 6 – Assente Gargano per squalifica, è prezioso come sempre sulla linea di centrocampo. Spesso a confronto con Bertolacci non cede alla tecnica superiore dell’avversario. Sempre in campo da quindici partite. Mai appariscente, ma concreto, Salva in area su Edenilson. Tira una volta dalla distanza (parato). Un bel lancio per Higuain nel finale.

Mai appariscente ma concreto. Alla fine credo sia questa la definizione migliore del calcio pratico – 6,5

INLER 7 – Incredibile. Sei turni di riposo, sempre in panchina, lo rilanciano alla grande. Lotta con grinta, si muove molto, cuce il gioco, è più rapido nelle giocate. Quando si spinge troppo avanti, Benitez lo richiama alla prudenza. Una sola palla giocata male, pericolosamente all’indietro. Contrasta Perotti quando l’argentino si accentra. Pressa su Feftatzidis, centravanti che gioca arretrato. Preferito a sorpresa a Jorginho, è ben presente nella fase difensiva e molto attivo in quella offensiva. Si fa ammonire per un fallo su Kucka in fuga il che dice tutto sulla sua gara vigorosa.

Giuro che non mi sono assopita nemmeno un attimo, ma il tuo 7 lo trovo fuori misura. Pareva un bradipo alle prese con un trasloco. Sembrava dovesse spostare chissà quali pesi ogni volta che si muoveva da una parte all’altra del campo. Sempre in affanno, lentissimo. E poi, sbaglio o il gol del Genoa è un po’ colpa sua? – 6

CALLEJON 7 – Da un suo tiro violento nasce il primo gol di Higuain. Lavora sodo sulla fascia destra, spesso in raddoppio su Perotti, l’avversario di Maggio, e attento alle incursioni di Antonelli. Perin e la traversa gli negano il gol, poi ancora il portiere genoano salva con una mano un altro suo tiro. È tornato brillante.

È tornato a penetrare la difesa avversaria #graziesignoregrazie – 7

HAMSIK 6,5 – La presenza di De Guzman a sinistra lo dirotta a destra. Gioca da mezz’ala, più avanti dell’olandese. Si inserisce spesso nel vivo del gioco. È in forma. Quando si sposta a sinistra combina bene con Inler e De Guzman. Serve buoni palloni a Higuain e De Guzman. Batte alta dal limite la palla-gol offertagli da Higuain alla mezz’ora. Rientra, recupera, fa salire la squadra. Due errori in rifinitura nel finale. Era stanco.

Non ancora al massimo, ma ottimo. L’unico giocatore che persino quando è a mezzo servizio prende un voto così. Pazzesco – 7,5 

DE GUZMAN 6,5 – Preferito tatticamente a Mertens avendo migliori doti in copertura. E il belga aveva giocato l’intera partita di giovedì contro l’Udinese. Controlla soprattutto Edenilson. Gioca una partita di sostanza. Fa intensità a centrocampo. Sul lancio di Hamsik, supera Perin con un pallonetto ma la palla va oltre la traversa. Nella ripresa, mette a sedere Perin e un difensore e ha un’altra palla-gol, ma Burdisso gliela sventa davanti alla porta sguarnita. È suo l’assist a Callejon nell’occasione in cui l’esterno spagnolo trova Perin e la traversa. Tra i più positivi nonostante le due palle-gol fallite. Esce a venti minuti dalla fine.

Con quella divorata contro la Juve siamo a tre superpalle gol fallite. Mi è venuta in mente Anna Trieste e la sua parola d’ordine preferita, ieri sera, a raffica – 6,5

GABBIADINI 6 – Entra per De Guzman, gioca sulla destra con Callejon che si sposta a sinistra. Bene sui calci piazzati. Accorre in difesa in aiuto a Maggio nel finale e, sempre nel finale, è bravo a tenere palla nella metà campo genoana difendendo la vittoria.

Meglio delle altre volte, ma può fare molto molto di più – 6

HIGUAIN 8 – Strepitoso. Non solo per la “doppietta”, la seconda quest’anno dopo i due gol a Cesena, ma per la partita giocata da centravanti grintoso, mobile, attivissimo. Rientra, si propone, scatta. Impegna i centrali genoani giocando spesso sul filo del fuorigioco. Pressa Perin costringendolo a un rinvio in fallo laterale. Irresistibile nelle fughe sulla destra. Gran palla ad Hamsik che lo slovacco spara alta. Per la quarta volta decide il risultato dopo il pari di Bergamo e le vittorie di Firenze e Roma con la Lazio. Impeccabile sul rigore dopo quelli sbagliati contro il Chievo e contro l’Atalanta. Sono 12 i gol in campionato a una lunghezza dal capocannoniere Tevez. Il Pipita è in gran forma. Esce prima del recupero per gli applausi di tutto lo stadio.

C’è da dire che quando sorride è bellello assai. C’è da dire che quando ha inveito contro l’uomo di linea credo abbia fatto ridere tutti. Alla fine, se segna, mi diverte pure quando si incazza e sbatte i pugni a terra. Propositivo, determinato e determinante. Un unico neo: non riesco ad affezionarmi a lui. Lo dicevo ieri al Martire. E sinceramente non mi spiego perché (Comunque volevo salutare affettuosamente i commentatori Sky che prima hanno paventato un infortunio ai suoi danni, che ci ha fatto quasi venire un colpo, poi hanno colpito con le secce perché dopo pochi secondi il Genoa è andato in gol. Tante care cose, oggi, mi raccomando) – 8

ZAPATA 6 – Entra per Higuain all’89’. Fa valere subito il fisico. È utile, con Gabbiadini, a tenere palla nella metà campo genoana.

Vabbè, quando si lancia nei dribbling sotto porta m’ fa murì – 6,5

BENITEZ 7 – Presenta un Napoli in gran forma fisica, ma tra quelli che mette in campo ne aveva fatti riposare nove giovedì contro l’Udinese in Coppa Italia. A sorpresa preferisce Inler a Jorginho e lo svizzero lo ripaga con una gara notevole, sorprendente a sua volta. Gli manca Gargano squalificato, ma David Lopez regge bene a centrocampo. Conferma Strinic per la terza gara consecutiva in una settimana. Ottima risposta del croato. Si dispera per le quattro palle-gol sciupate che complicano la partita. Chiama spesso in copertura Inler che avanza troppo. Ha un Higuain strepitoso, terza vittoria siglata dal Pipita. Ora guarda con interesse al secondo posto con la Roma che fa fatica. Ma andiamo avanti, partita dopo partita. Così dice. Non ha ancora un Napoli che le partite sappia gestirle. Questo è il miglioramento necessario.

Sento dire da più parti che il rigore non c’era. Sento dire che avremmo rubato una partita. Ora, a prescindere dal fatto che ritengo abbiamo meritato di vincere, non dovevamo essere una squadra cinica? Non dovevamo lottare fino alla fine per portare a casa i tre punti? No, perché quando giochiamo da dio pare che non va bene perché sprechiamo troppo, ieri abbiamo sprecato tanto ma abbiamo vinto lo stesso. Quando l’arbitro ci penalizza è uno stronzo, quando sbaglia a guardare cosa succede in campo a nostro vantaggio noi siamo dei ladri. Vi ricordo che ai tempi di Maradona le partite vinte con abbagli arbitrali si buttavano, vi ricordo che Juve e Roma sono prime per diversi svarioni delle terne in campo. Insomma, ci volessimo godere questo terzo posto riconquistato, le vittorie consequenziali e le possibilità che ancora abbiamo davanti? Fossamaronn che imparassimo a rubare di destrezza tutte le partite! Comunque, ora avanti verso il secondo posto. “Noi vogliamo il secondo posto”. Ripetete con me. Si può fare, dobbiamo puntare solo a quello. “Rudi, ‘nzerra ‘o villaggio: stiamo arrivando” (Beppe Cardone) – 8
Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia

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