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“Finalmente Benitez ha capito che si vince con il gioco all’italiana, di rimessa, col catenaccio”

“Finalmente Benitez ha capito che si vince con il gioco all’italiana, di rimessa, col catenaccio”

Il mio Lazio – Napoli

– Dopo il mieloso e capzioso ratto di domenica scorsa contro la squadra capitanata da Tagliavento, il Napoli doveva fornire una prova di forza e chiudere il girone d’andata nella posizione che gli compete.

– Nonostante avesse mezza squadra alla Cecchignola e nonostante ci fosse in campo Cavanda, la squadra di Pioli a me ha fatto un’ottima impressione.

– Se cerchi “Pioli” su google, esce: Bologna, Rolando Bianchi, Diamanti, Kone. Il mio pc si è rifiutato di aprire il link.

– I tre punti all’Olimpico quindi assumono una duplice rilevanza: riconquista del terzo posto e vittoria sulla migliore diretta concorrente.

– Nel primo tempo abbiamo sofferto e in alcune fasi abbiamo avuto difficoltà ad uscire dalla nostra tre quarti. Un po’ come l’Inter di Mancini a Empoli.

– Se cerchi “Mancini” su google, esce: terzo posto, Champions, i ciucci volano, Tagliavento è un arbitro, Eto’o ha 33 anni.

– L’atteggiamento però non è stato mai passivo. Quando si sono creati i presupposti, gli azzurri hanno cercato di contrattaccare con veloci ripartenze.

– Da una di queste, al 18′, è venuta fuori la rete di Higuain su lancio del ritrovato Mertens. Il siluro che ha piegato le mani di Berisha da posizione defilata mi ha ricordato Batistuta.

– Se cerchi “Berisha” su google, esce “pisha”.

– Gonzalone ha esultato mostrando la maglia di Insigne. Dapprincipio ho detto: qualcuno gli dica che si è infortunato un paio di mesi fa, poi ha spiegato che è stato Lorenzo a chiederlo. 

– Pochi minuti dopo, il portiere albanese ha salvato con una tempestiva uscita di piede anticipando di un nano secondo Mertens. 

– Il finale è stato tutto di marca biancoceleste: Biglia ha sfiorato l’incrocio dei pali con un tiro dalla distanza; dalla solita punizione, Parolo ha centrato la traversa con un colpo di testa e Cavanda, da pochi passi, non ha saputo approfittare dell’unico errore in fase difensiva di Calle, sbucciando il pallone e consegnandolo tra le mani di Rafael.

– Prima, durante e dopo, angoli, mischie furibonde, pressione costante e tiri da lontano da parte dei laziali.

– Se digiti “Ledesma” su google, esce: quaglia, aquila, foro italico, tevere, Ostia.

– A differenza di tante altre partite, il Napoli ha disputato una partita perfetta in difesa: Albiol e Kulì hanno commesso un veniale errore a testa all’inizio per poi dimostrarsi insuperabili. Maggio ha patito Keita, ma l’aiuto costante di Calle ha ridotto al minimo le sortite dell’esterno biancoceleste. Strinic, all’esordio, attento e diligente ha concesso il fondo a Candreva (non a Baccin o a Padoin) solo in un paio di occasioni. Il centrocampo ha retto sempre.

– Nella ripresa invece il Napoli ha legittimato il risultato. La Lazio ha calato l’intensità del pressing e gli azzurri in contropiede avrebbero potuto chiudere la partita in almeno tre circostanze. Due con Higuain e una clamorosa con Calle che a due metri dalla linea avrebbe voluto segnare col petto d’aquila. Senza contare le innumerevoli potenziali azioni abortite per errori di misura nell’ultimo passaggio o per mancanza di cattiveria.

– Avrei voluto vedere il faccione rubicondo di Lotito a fine partita.

– Se cerchi “Lotito” su google, esce: pappone, papa, schiaffone, mammt (cit.)

– Questa sofferta e cinica vittoria ha risvegliato i critici. “Finalmente Benitez ha capito che si vince con il gioco all’italiana, di rimessa, col catenaccio”.

– A me fa invece piacere che il Napoli, durante una lunga stagione, riesca a giocare in modi differenti. Anche perché non è la prima volta, in questi due anni, che gli azzurri abbiano avuto questo tipo di atteggiamento. 

– La forza dell’avversario e la condizione del momento della squadra, secondo me, lo determinano.

– Nell’ultima parte della stagione scorsa e quest’anno con la Fiorentina abbiamo ottenuto risultati in questo modo. Con lo scadentissimo Milan invece non ci siamo riusciti. Così come contro la mielosa e capziosa Juve di Tagliavento domenica scorsa. Ma quella è un’altra storia.

– A proposito di Milan, vorrei una medaglia perché ho avuto il coraggio di guardare di nuovo l’inguardabile partita dei rossoneri e senza addormentarmi. Si può soccombere in casa con Chievo e Viterbese, ma è incomprensibile come abbiamo potuto perdere contro il Milan e fare il prurito a quella pseudo difesa.

– Se digiti “difesa, Milan”, google ti ride in faccia.

– E infatti Galliani sta appunto pensando di chiedere in prestito a gennaio Destro, Osvaldo, Quagliarella, Denis e Papin e medita il ritorno di Torres dall’Atletico.

– Riguardo la Juve, sono d’accordo, basta parlare di direttori di gara. Continuare a dire che gli arbitraggi siano a senso unico è oltremodo falso. Ieri ho visto un po’ il match contro l’Albinoleffe e giuro che l’arbitro ha fischiato un fallo al 19′ del secondo tempo (sul 2-0) contro Pogba e che addirittura il guardalinee ha segnalato un fuorigioco (che c’era) a Morata. 

– Ho cercato “Buffon” su google. Oltre ad indirizzarmi sul sito della Snai e su un giornale di proprietà di Urbano Cairo, mi è uscito: Doha, rigori, supercoppa, limone.

– Poi ho cercato “Bonucci” e, oltre ad invitarmi a cliccare su un articolo di scommesse, mi è uscito: Costarica, Godin, comiche, figuremmè.

– Ho cercato “Marotta” e mi ha invitato ad andare a Torre Annunziata e infine ho cercato “Juve” e, oltre a indirizzarmi direttamente sul sito dell’Aia, mi sono fatto una cultura sull’illecito sportivo, sul patteggiamento, sulle nuove tariffe della Tim, sul doping, sul doping amministrativo, ecc.ecc.

– Mentre continuano avvincenti le nuove puntate di SkyJuve show. La D’Amico ieri ha pregato Tevez di restare un altro anno per vincere la Champions.

Quindi è ricominciato Zelig e nessuno mi ha detto niente.

–  Voglio inoltre ricordare che la nostra vittoria è nata in settimana in seguito al patto dell’asado organizzato dallo chef Brivitos. Dopo asado e pasta Garofalo è diventato un punto fermo ormai. In cucina.

Noi invece ci siamo limitati a casa del Minao con il patto della tracchiulella. 

– Dopo tutte le partite, abbiamo infine spostato l’attenzione sugli altri campionati e in particolare sul Real. Giusto il tempo di assistere ai gol di Ronaldo e di Bale.

– Bigon in settimana ha dichiarato che Bale rappresenta un rimpianto: potevamo prenderlo, ma 10 milioni per un ragazzo così giovane…

Invece ha detto che la trattativa più complicata è stata quella di Vargas. In quel caso ne spendemmo 12 per un giovane..

– Se digiti “Bigon” su google, esce: oggi con Bale avremmo comprato due squadre, un centro sportivo e uno stadio nuovo. 

Noi non siamo nati ieri. Noi non siamo mai nati. Puozzsc**à.

Forza Napoli Sempre

La 10 non si tocca.
Gianluigi Trapani

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