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Il botteghino conta sempre meno nei bilanci delle squadre di calcio. Al Napoli incide per il 13%

Il botteghino conta sempre meno nei bilanci delle squadre di calcio. Al Napoli incide per il 13%

Sul suo blog, Marco Bellinazzo sintetizza il rapporto Deloitte sul calcio di cui il Napolista ha scritto qualche giorno fa. Il giornalista del Sole 24-Ore si sofferma soprattutto sull’incidenza del botteghino nel bilancio della grandi squadre d’Europa e poi lo confronta con quelle italiane. La conclusione è che, fatta eccezione per alcuni club inglesi, Arsenal e Everton, su tutti, i ricavi dal botteghino sono ormai una delle voci meno influenti nei fatturati delle società di calcio. In soldoni, che lo stadio sia pieno o vuoto cambia poco. Quel che oggi arricchisce un club sono i diritti tiv e la pubblicità. 

Il Manchester United è la società che ha i ricavi da botteghino più alti, per un’incidenza del 25% dei 518 milioni di ricavi complessivi. Poi ci sono Arsenal e Chelsea. «Per le altre tre inglesi (Tottenham, Newcastle ed Everton) – scrive Bellinazzo – i ricavi dal botteghino sono pressoché pari a quelli commerciali, ma la peculiarità è una tv-dipendenza legata al già citato accordo triennale per la cessione dei broadcasting rights».

In Spagna solo Real e Barcellona tengono il passo delle inglesi. Al Barcellona il botteghino incide per il 24%, al Real per il 21%. Percentuale che al Bayern Monaco scende al 18% e al Psg addirittura al 13.

Tra le italiane, la Juve è quella che ha incassato di più nell’ultima stagione: 41 milioni di euro. Anche in Italia la percentuale dei ricavi è bassa se rapportata al totale. Alla Juve la percentuale è del 15%. Al Milan del 10% e all’Inter dell’11. Il Napoli, 19esimo in Europa, ha incassato al botteghino 20,9 milioni per un’incidenza sul totale dei ricavi del 13%.

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