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Caro Manchester City, studia la duttilità tattica del Liverpool di Benitez

Caro Manchester City, studia la duttilità tattica del Liverpool di Benitez

Alla vigilia della partita contro il Bayern Monaco (in programma questa sera), l’Independent sfotticchia il Manchester City di Manuel Pellegrini. «È invisibile sul magazine ufficiale della Champions come nell’elite europea di questa stagione, Non c’è un articolo, nemmeno una menzione, nella pubblicazione dedicata al prestigioso trofeo. Mentre c’è tanto Bayern di Monaco e anche un’intervista a Xabi Alonso». I cui numeri fanno impressione: 388 passaggi completati nelle prime quattro giornate – più di ogni altro giocatore nella competizione. 216 tocchi in una partita: contro l’1. FC Köln a settembre – record per la Bundesliga.  135 maggior numero di passaggi completati da Alonso in una gara di UEFA Champions League match – questa stagione in casa del PFC CSKA Moskva. 95 passaggi completati in casa dell’AS Roma alla terza giornata: più di Francesco Totti, Ashley Cole, Juan Manuel Iturbe, Kostas Manolas e Vasilis Torosidis insieme. 1.474 passaggi completati da Alonso e dagli altri centrocampisti della Spagna Sergio Busquets e Xavi Hernández ai Mondiali del 2010. Nessun altro giocatore ha fatto meglio di questo trio.

Ma non è questo il punto. L’Independent punzecchia la campagna acquisti del City e l’insipienza dei dirigenti che si sono lasciati scappare Xabi Alonso che di fatto era sul mercato dopo l’arrivo al Real di Toni Kroos. “Manuel Pellegrini, che ha allenato Alonso per un anno a Madrid, avrebbe voluto spendere 5 milioni di sterline per lui, l’equivalente del prezzo pagato dal Tottenham Hotspur al Montpellier per Benjamin Stambouli and dal Queen’s Park Rangers agli Spurs per Sandro”. Insomma, lo hanno sottovalutato. Eppure – scrive il quotidiano – Alonso sarebbe stato molto importante per il City: è un giocatore abituato a giocare i grandi incontrie con l’esperienza necessaria per affrontare le grandi squadre. Dando così per sottintenso che è proprio l’abitudine ai grandi match che manca alla squadra di Aguero.  

E qui il discorso cade su Rafa Benitez e il suo Liverpool. Anzi, il loro Liverpool. Suo, di Rafa, e di Xabi Alonso. Com’è che una squadra con un budget più basso ha vinto la Champions mentre il City in Europa stenta? «Il calcio non è matematica. Non c’è una formula per vincere – spiega Xabi Alonso – non è che più spendi, più vinci. Quel che accadde a Liverpool quell’anno fu una grande sorpresa». Il 33enne centrocampista del Bayern prende ad esempio il pragmatismo e la duttilità tattica di Rafa Benitez che fece del Liverpool una forza in Europa che al momento – scrive l’Independent – il City può solo sognare. Viene citato, come capolavoro di adattamento tattico, il quarto di finale di ritorno, a Torino, tra la Juventus di Capello e Ibrahimovic e il Liverpool.

“La capacità di Benitez di adattarsi all’avversario raggiunge il suo punto più alto nella capacità di pareggiare senza subire reti nel fatiscente Delle Alpi. E Alonso era un perno fondamentale di quel sistema. Nel libro dei sogni della Champions, Benitez dice che l’intero sistema di gocava ruotava attorno ad Alonso che tornò dopo un infortunio di tre mesi. Benitez cominciò quella  partita col 4-2-3-1 per ingannare Fabio Capello e poi passò al 3-5-1, con Alonso protetto da Biscan e Nuñez che avevano il compito di lanciare lungo per Milan Baros. E l’inganno funzionò».

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