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Il Napoli ha segnato 10 gol, 5 senza Hamsik. Ne ha subiti 9, il doppio dello scorso anno (allora, nessuno di testa)

Il Napoli ha segnato 10 gol, 5 senza Hamsik. Ne ha subiti 9, il doppio dello scorso anno (allora, nessuno di testa)

I numeri sono quasi sempre un approdo sicuro. Non mentono. Anche se bisogna saperli maneggiare. E i numeri ci rivelano, in modo impietoso, le differenze tra il Napoli dello scorso anno (ugualmente criticato, eh) e quello attuale. Dopo sette giornate, quel Napoli le aveva vinte tutte tranne la partita interna col Sassuolo. Alla vigilia della sfida con la Roma all’Olimpico (finita poi 2-0 per loro) la squadra di Benitez aveva 19 punti in classifica. Con una media relizzativa che oggi ci appare impressionante: 18 gol fatti e appena 4 subiti. Secondo miglior attacco e seconda miglior difesa. E pensare che dopo il Sassuolo si aprirono processi che oggi sembrano ridicoli. Oggi siamo il settimo attacco e la dodicesima difesa. 

Il primo Napoli di Benitez era una squadra diversa, che provava a giocare, a controllare sempre la partita e andava in porta con relativa facilità. E con tanti calciatori. Nelle prime sette partite, lo scorso anno, il Napoli segnò 18 gol con sette uomini: capocannoniere, allora, era Hamsik con 5 gol, seguito da Callejon con 4, Higuain 3, Pandev 3, Britos, Inler e Dzemaili 1.  

Hamsik iniziò benissimo, con le doppiette al Bologna e al Chievo, poi cominciò il progressivo declino. Il capitano è ormai un oggetto misterioso. Quest’anno, in campionato non ha ancora segnato. Non solo, ma cinque dei dieci gol gli azzurri li hanno segnati quando lui non era in campo: il secondo gol al Genoa, i due al Torino e i due all’Inter. E negli altri cinque lui ha messo lo zampino soltanto in due azioni: con l’assist a Zapata per il 2-0 al Palermo e con l’appoggio a Higuain contro il Sassuolo, poi Gonzalo preferì servire sul secondo palo Callejon che segnò. Insomma, poco, pochino. Di fatto il Napoli gioca uasi da una stagione con un uomo in meno che non riesce a trovare la sua posizione. 

Hamsik è un problema, ma non è il solo là davanti. L’unico che segna è Callejon: sei gol su dieci. Gli altri quattro sono stati di De Guzman, Koulibaly (su angolo di Callejon), Zapata e Insigne. Anche Higuain è entrato solo nell’azione di due gol, con due assist a Callejon.

I numeri sono impietosi anche in difesa. Nove gol subiti, più del doppio rispetto allo scorso anno. Una sola volta – contro il Sassuolo – Rafael è riuscito a finire la partita senza incassare una rete. Poi il Napoli ha sempre preso gol: ben cinque su palla alta (tre di testa). Lo scorso anno ci segnò due volte il Chievo (tantissime polemiche per le indecisioni di Reina sui gol), Zaza al San Paolo (anche in quella occasione critiche a Pepe) e Balotelli a Milano. Mai un gol di testa né su palla alta. 

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