L’undici che ieri ha pareggiato per 2 a 2 a San Siro, a sentire i commenti del giorno dopo, era il seguente:
Rafael (non è cosa sua, ridateci Reina, non para nemmeno un tiro)
Zuniga (ma che faceva dormiva sul cross del 2-2? Non si impegna)
Albiol (l’ombra del giocatore dell’anno scorso)
Koulibaly (non è un campione, con il suo arrivo ci siamo indeboliti)
Britos (Brivitos, ma che è un giocatore questo? Ma dove andiamo con Brivitos?)
Inler (un giocatore mediocre, non è un campione)
David Lopez (e questo sarebbe il rinforzo per il centrocampo, ma per favore!)
Insigne (non è cosa sua, non sa tirare, non è un giocatore da Napoli, torna a Frattamaggiore)
Hamsik (non si è più ripreso dall’infortunio, giochiamo con un uomo in meno)
Callejon (silenzio)
Higuain (Non segna, non ha grinta… ah quando c’era Cavani…)
All. Benitez (si incaponisce sempre con lo stesso modulo, non è adatto al calcio italiano)
Pres. De Laurentiis (Pappone caccia i soldi)
Personalmente sono convinto che le cose vadano riportate alla giusta misura, che questa non sia una squadra di brocchi, che l’allenatore sappia il fatto suo e che il Presidente, tra errori e meriti, sia comunque un ottimo Presidente. Sono pure abbastanza fiducioso sul fatto che il Napoli farà bene in campionato e nelle coppe.
Mi permetto, inoltre, di far notare che il Napoli in vita sua (since 1926) ha giocato a San Siro 72 volte, perdendo 48 incontri, pareggiandone 16 (con quello di ieri) e vincendo solo 8 volte, di cui una nell’era De Laurentiis.
Poi, certo, ieri non mi è piaciuto essere raggiunti per due volte, a partita quasi conclusa e sì, si poteva vincere. Ma da qui a farne un dramma ce ne passa.
Per calmare un po’ gli animi, forse, il Napoli dovrebbe pensare di ingaggiare un sig. Malaussène, il personaggio inventato da Daniel Pennac che di mestiere fa il capro espiatorio.
Forse avendo qualcuno a cui dare la colpa, la tifoseria azzurra lascerebbe un po’ in pace i giocatori, il mister ed il presidente e la smetterebbe con le amenità che ho riportato tra parentesi sopra.
L’alternativa sarebbe prendere coscienza del fatto che il Napoli è una squadra di seconda fascia italiana, che nella sua storia è arrivata tra le prime 3 per 16 volte, di cui tre nell’era De Laurentiis e che fuori dall’era Maradona ha vinto solo 4 coppe Italia, di cui 2 nell’era De Laurentiis.
Ma questo mi sembra impossibile nell’era del “devi vincere”.
Fabio Avallone
