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Gasperini contro i tifosi del Genoa. Quando Bagnoli disse: «Non è una piazza passionale, ma masochista»

Gasperini contro i tifosi del Genoa. Quando Bagnoli disse: «Non è una piazza passionale, ma masochista»

Oggi la Gazzetta dello Sport torna sullo sfogo di Gasperini al termine di Genoa-Empoli. Uno sfogo che purtroppo rimarrà confinato nella Genova rossoblù, corredato dalle solite frasi del tipo “nel calcio è stato sempre così”. Questo lo sfogo di Gasperini che ha ricalcato un’altra invettiva famosa a Genova, quella di Osvaldo Bagnoli che riportiamo qualche riga più giù. «La squadra va sostenuta, e non fischiata, altrimenti diventa difficile giocare a Marassi. Il presidente Preziosi ha lavorato fra mille difficoltà. Certi tifosi vadano altrove, sono incompetenti e non sanno nulla di calcio. Il Genoa si sta ricostruendo, i tifosi genoani veri meritano più rispetto, ma a Genova negli ultimi tempi c’è troppa negatività, anche se qui hanno vissuto periodi duri e difficili. Il Grifone di qualche tempo fa era inguardabile, e sembrava più famoso per le magliette consegnate agli ultrà che per il gioco espresso in campo». Ricordiamo che il Genoa in classifica ha 9 opunti, al pari di Inter e Fiorentina. 

Venticinque anni fa, 1990, dopo un rigore sbagliato da Bortolazzi contro la Roma, Osvaldo Bagnoli non accettò la contestazione dei tifosi: «Questi tifosi sono la rovina del Genoa. Questa non è una piazza passionale, ma masochista. Quel che è accaduto è vergognoso, una contestazione senza senso. Ora capisco perché il Genoa da trent’anni non riesce a rialzare la testa. Qui i tifosi sanno soltanto contestare. È impossibile fare bene».

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