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Atalanta-Napoli 1-1: il pareggio dei fessi

Atalanta-Napoli 1-1: il pareggio dei fessi

Il pareggio dei fessi. A Bergamo (1-1), il Napoli spreca l’occasione per portarsi al terzo posto. Sarà la tradizione contraria, sarà che Denis (finora a digiuno di gol) segna sempre contro il Napoli, sarà quello che sarà, ma la squadra azzurra, dopo avere dominato interamente il primo tempo (tre salvataggi di Sportiello), si fa sorprendere a inizio di ripresa (58’ vantaggio di Denis), cala di vivacità, spreca un paio di occasioni (62’ Callejon alle stelle a porta vuota), raggiunge il pareggio con Higuain (86’) con l’Atalanta in dieci (83’ espulso Cigarini per secondo “giallo”) e, alla fine, ha l’occasione d’oro per vincere, ma Higuain fallisce il rigore nel recupero (92’).

Con le sconfitte di Udinese e Sampdoria e il pareggio del Milan, il terzo posto era tutto per il Napoli solo che avesse vinto a Bergamo, come era possibile, come è stato possibile. L’Atalanta si è arroccata splendidamente in difesa rinunciando al 4-3-3 e schierando una linea a tre dei terzini, mettendo Cigarini davanti alla difesa, poi una linea mediana a quattro più Moralez che rientrava. Denis rimaneva sperduto nel deserto della metà campo napoletana. Un autentico 3-1-5-1 bene interpretato.

Il Napoli era tutto nella metà campo bergamasca. Colantuono aveva dato ordini precisi per bloccare gli azzurri. Moralez in sacrificio su Maggio, marcatura rigida di Raimondi su Ghoulam, corsie bloccate per annullare la velocità di Callejon e Mertens. Così il Napoli, poco pressato, con l’Atalanta tutta indietro, faceva girare la palla con eleganza e anche a buon ritmo nel primo tempo. Ma sulle fasce Callejon e  Mertens non erano le solite frecce, raramente saltavano l’uomo, e Higuain aveva poca forza nelle gambe.

Hamsik comandava il gioco da principe azzurro, supportato da uno splendido David Lopez, molto presente in appoggio all’attacco, e Inler in qualche modo, con le solite giocate ritardate, dava una mano alla pressione azzurra.

Il Napoli andava subito al tiro con Higuain (2’) che avrebbe potuto sfruttare meglio l’occasione della manovra in verticale di Hamsik e Mertens. Una “botta” dalla distanza di Lopez finiva poco alta (6’). Sportiello rispondeva alla grande alle conclusioni di Mertens (11’) e Hamsik (17’).

Il Napoli raccoglieva nulla dal primo tempo dominato in lungo e in largo (42’ ancora Sportiello bravissimo ad annullare una conclusione di Mertens). Il dispositivo difensivo di Colantuono, pur correndo qualche rischio, reggeva.

A sorpresa l’Atalanta si portava in avanti dopo l’intervallo. Il Napoli, forse, stava ancora pensando al dominio del primo tempo, al successo a portata di mano, alla vittoria inevitabile. Capperi! Segnava l’Atalanta alla prima incursione offensiva (zero nel primo tempo). Denis, con un’ampia girata al volo, lanciava Raimondi sulla destra e poi andava a raccogliere il cross del difensore battendo Rafael di testa (58’). Sulla traiettoria del cross, Albiol mancava l’impatto lasciando libero Denis di segnare il suo primo gol in campionato.

Ed ora non c’era più la freschezza e l’allegria del primo tempo. In più il Napoli andava in confusione dovendo rimontare una partita che avrebbe dovuto già vincere largamente. Quando poi, sul cross di Ghoulam, la palla scorreva tutta dietro ai difensori atalantini, portiere compreso, e Callejon si trovava sulla linea di porta, e con la porta spalancata, e alzava clamorosamente la mira oltre la traversa (62’), allora si materializzavano i segni contrari della contraria tradizione del Napoli a Bergamo.

Benitez faceva il primo cambio, forse anche in vista del match con la Roma di sabato pomeriggio. Dentro Insigne per Hamsik (65’), ma Lorenzo, contri i ranghi serrati dei bergamaschi, aveva difficoltà a ripetere la superlativa prova contro il Verona.

L’Atalanta continuava a subire, ma era ordinata e, man mano, la qualità dei passaggi del Napoli scemava. Cominciavano gli errori persino sui tocchi ravvicinati. Allora Jorginho per David Lopez (76’), ma forse era meglio sostituire Inler poco mobile e dal gioco scontato, sempre letto dagli avversari. Comunque avanti a cercare almeno il pareggio. Ma i lanci in profondità erano sempre troppo lunghi. Si registrava qualche pasticcio in difesa che l’Atalanta non sfruttava.

Finale d’angoscia per gli azzurri. Il primo segno favorevole del cielo era l’espulsione di Cigarini (83’ seconda ammonizione per sciocco fallo di mano). E finalmente, sull’assist di Insigne, Higuain si girava fra due avversari e acciuffava l’1-1.

Il Napoli reclamava un robusto recupero (espulso Bigon che più di tutti lo chiedeva al quarto uomo) e il recupero spalancava al Napoli la porta della vittoria. Zapata, appena subentrato a Ghoulam (89’), veniva messo giù in area da Stendardo. Rigore ineccepibile. Partiva Higuian dal dischetto, pallone a mezza altezza, neanche troppo angolato, e Sportiello parando il tiro si guadagnava l’appellativo di eroe della serata (dopo i magnifici interventi del primo tempo).
Mimmo Carratelli 

NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam (89’ Zapata); David Lopez (76’ Jorginho), Inler; Callejon, Hamsik (65’ Insigne), Mertens; Higuain.

ATALANTA (3-1-4-2): Sportiello; Benalouane, Stendardo, Cherubin; Cigarini (83’ espulso); Raimondi (76’ D’Alessandro), Baselli, Migliaccio, Del Grosso (80’ Dramè); Denis, Moralez (86’ Carmona).

ARBITRO: Damato (Barletta).

RETI: 58’ Denis, 86’ Higuain.

SERIE A – 9^ GIORNATA.

Sassuolo-Empoli 3-1, Atalanta-Napoli 1-1, Cagliari-Milan 1-1, Fiorentina-Udinese 3-0, Genoa-Juventus 1-0, Inter-Sampdoria 1-0, Palermo-Chievo 1-0, Roma-Cesena 2-0, Torino-Parma 1-0. Giovedì 30: Verona-Lazio.

CLASSIFICA: Juventus e Roma 22; Udinese, Sampdoria, Milan 16; Lazio, Napoli, Inter, Genoa 15; Fiorentina 13; Torino e Verona 11; Sassuolo 10; Cagliari e Palermo 9; Atalanta 8; Empoli 7; Cesena 6; Chievo 4; Parma 3. 

Verona e Lazio una partita in meno.

PROSSIMO TURNO. Sabato 1 novembre: Napoli-Roma (ore 15), Empoli-Juventus (18), Parma-Inter (20,45) . Domenica 2: Sampdoria-Fiorentina, Torino-Atalanta, Udinese-Genoa, Chievo-Sassuolo, Milan-Palermo (20,45). Lunedì 3: Cesena-Verona, Lazio-Cagliari.

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