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Quelle cassatine da Palermo mentre leggevo I mastini di Dallas

Quelle cassatine da Palermo mentre leggevo I mastini di Dallas

Eppure avevo quasi deciso di guardarla, avevo trovato un ottimo canale streaming in lingua araba. Per me Sky e Premium possono pure chiudere e Massimo Mauro, tanto per fare un nome, può andare a scaricare le cassette di frutta al mercato ortofrutticolo di Giugliano. Pensandoci bene, però, lì lo licenzierebbero subito perché troppo lento, ma a quel punto sarebbero un po’ cazzi suoi. Giovedì scorso per l’Europa League mi ero affidato ai russi. Ora, i telecronisti russi così come gli arabi a me pare che parlino in napoletano. Mentre il napoletanorusso è accettabile in campo europeo, il napoletanoarabo (che è poi quasi un ritorno alle origini) mi procura un po’ di fastidio, mi sembra che stia facendo la telecronaca uno dei miei amici di sempre, allora tanto vale telefonargli. Comunque, alle 20.42 ho spento lo streaming. Mi sono messo a leggere le ultime pagine de I mastini di Dallas, i giocatori di Football americano di Dallas (anni sessanta), strafatti di anfetamine, che perdono con i più deboli di New York, per un paio di gravissimi errori difensivi mi hanno fatto immediatamente pensare a Albiol e compagnia bella, e chiudiamo pure il libro.

Ho tre amici a Palermo: il primo non sa niente di calcio, il secondo se sa si calcio se lo tiene per sé e il terzo tifa Cagliari. Ed è il terzo che ha deciso di rompermi le palle tutta la sera, perché giustamente se io non guardo Napoli-Palermo, lui perché dovrebbe intossicarsi con Cagliari-Torino? Infatti, per non soffrire troppo col Cagliari, ha guardato il Napoli. Stu scem’. Io me lo vedo, spaparanzato su un divano palermitano che si guarda la partita e dice: «Rompiamo un po’ le scatole a Gianni.»

Vengo a sapere (con sms accompagnati da Olé e Forza) che il Napoli sta vincendo due a zero, e non è nemmeno passato un quarto d’ora, sta vincendo senza il Pipita e con la maglia di jeans, mi rilasso così tanto che se fumassi mi accenderei una sigaretta, ma non fumando mi butto sui frollini. Ne’, io tengo ancora il primo frollino in bocca e questo mi scrive: «Ehm, il Palermo vi ha spedito la prima cassatina, si staranno portando avanti per Natale.» I miei quaranta metri quadri si sono riempiti di Chitemmuort’. Al gol di Belotti comincia la mia crociata personale contro la cassata siciliana. Chiedo cortesemente al mio amico di non scrivermi più altrimenti vado a prenderlo fino a Palermo e lo appendo. E lui mi risponde: «Vabbè, ti dico solo che la seconda cassatina è stata consegnata.» Credo di aver scaraventato lo smartphone nell’altra ala del bilocalino. La decisione è comunque presa: nessun membro della mia famiglia a Natale dovrà presentarsi con la cassata siciliana, per cortesia. Dovrò solo trovare un dolce degno sostituto per mio cognato che è appassionato, ed è pure interista, ma a parte questo è un bravo ragazzo, per carità.

Comunque, visto che sto a casa e ormai mi sono intossicato, decido di guardare lo speciale di Novantesimo minuto per farmi il resto. Quindi tre a tre più Mazzocchi, stanotte non si dorme. Mi consolo col fatto che non dovrò comprare la Gazzetta. Vedo Benitez un po’ pallido ma sempre tranquillo, almeno apparentemente. Vedo le immagini: ma qua’ mastini di Dallas, la nostra difesa fa molto più schifo. Insomma, i tre gol (o cassatine, come dir si voglia) che prendiamo non sono nemmeno commentabili: errori di piazzamento banali, raddoppi sbagliati, lentezza, e colpevoli ritardi in chiusura. Mi pare di capire che almeno nel primo tempo la manovra d’attacco sia stata buona se non ottima, ripartiamo da qui? Uagliù, qua da qualche parte dobbiamo ripartire, purché non dai binari Britos e Maggio, che riguardo a ieri sera sono pure innocenti. Zapata a me piace e può diventare ancora più forte, è stato un bene tenerlo. E Gargano? Parliamone: è stato un’altra volta tra i migliori. La palla che ha lanciato a Calle è roba alla Totti. Cioè, ci tiene in piedi Gargano. Tenere Gargano è stata una botta di culo, non una cosa ragionata dalla società. Me ne sono andato a dormire con le cassatine sullo stomaco e con la testa al Sassuolo. Staremo a vedere.

Note a margine:

–        Ipotizzo una pagina 15 in Gazzetta

–        Stamattina a Milano mi hanno intossicato il cornetto chiedendomi del Napoli

–        I berretti di Iachini sono tra i più brutti della storia

–        La maglia di jeans continua a fare schifo.

Gianni Montieri @giannimontieri

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