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Pagelle / Albiol è tornato Albiol. Hamsik smarrito, De Guzman un fantasma

Pagelle / Albiol è tornato Albiol. Hamsik smarrito, De Guzman un fantasma

Le pagelle di Sassuolo-Napoli 0-1, a cura di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia

RAFAEL 5,5 – Voto basso per l’uscita finale quando si fa anticipare di testa da Pavoletti e, per fortuna, la palla finisce a lato. Salvato poi dalla traversa, ma c’era stata una deviazione involontaria di Zuniga. Una buona uscita a terra contro Floccari e una uscita coraggiosa su Pavoletti in un’azione viziata dal fallo dell’attaccante del Sassuolo. Parate facili sui pochi tiri nello specchio. Per la prima volta imbattuto.

Io me lo ricordo quando Rafael sostituì Reina infortunato. Me lo ricordo che parava tutto e che quando si infortunò pure lui noi ci rimanemmo malissimo. Mi ricordo che in quel periodo Reina non ci sembrava più un mammasantissima come ci era sembrato fino a quel punto, di fronte a Cabral. E allora perché ogni volta sudo freddo quando la palla si avvicina alla nostra area? Questo per dire che mi manca Reina, certo, ma che Rafael non può essere diventato il nulla tutto a un tratto – 5,5

ZUNIGA 6 – Schierato alla destra della difesa, abbandona il tip-tap e fa una gara concreta. Va anche avanti e alterna buoni cross a traversoni inutili. Un lancio invitante per Higuain. Qualche errore nel finale convulso. Tutto sommato, se la cava.

Non so se preferivo quando era un mistero la sua scomparsa o se preferisco adesso che è un mistero (a volte) la sua presenza in campo – 5,5

ALBIOL 7 – È tornato il paladino della difesa riscattando le ultime prestazioni opache. Blocca Zaza e Floccari, chiunque voglia sfondare al centro. Perfetto nell’uno contro uno, non si fa mai superare. Un solo errore rimediato da Britos!

Domanda a Benitez in conferenza stampa: “I numeri sono abbastanza impietosi perché 11 gol in 7 partite subiti dalla difesa sono davvero tanti. Eppure i due centrali, Albiol e Koulibaly sono i due giocatori insieme al portiere, insieme a Rafael, che sono stati sempre in campo in questa prima fase di stagione, non sono stati interessati dalle rotazioni, sono davvero in grado di fornire quelle garanzie quelle sicurezze di cui ha bisogno la difesa in questo momento?”

Risposta di Benitez: “Sì”

Questa è dedicata a tutti quelli a cui Benitez ha dedicato la sua conferenza stampa di sabato  (minuto 11,42) – 7 

KOULIBALY 7 – Gara vigorosa, attenta, implacabile nella marcatura di Zaza che ferma quattro volte in situazioni di pericolo. Conquista palla e avvia l’azione del gol. Resta più sulla difensiva affidando palla ai centrocampisti.

Come sopra. Ben incartata – 7

BRITOS 6 – Esente da errori ed è già il massimo. Gli tocca marcare gli avversari che si avvicendano nella sua zona, Floccari, Sansone, Zaza quando si allarga. Impreciso nei lanci e sui cross. Ma in difesa è su un ottimo livello. Al quarto d’ora salvataggio decisivo su Zaza nell’area azzurra. Bene anche nel finale con la squadra schiacciata.

Ma proprio no, Mimmo! Per me migliore in campo. Sì, Britos: migliore in campo – 8

GARGANO 7 – L’ennesima gara di grande impegno, generosità, palloni intercettati, pressing. Litiga con Taider e viene ammonito (51’), ma non perde la grinta e la voglia di dominare a centrocampo. Poca fase offensiva stavolta, ma grande concretezza in quella difensiva. Sempre in soccorso ai compagni in difficoltà con raddoppi continui. Esce al 77’.

Tiene in mano il centrocampo fin dal cerchio pre-partita. Un mastino su Taider. Me ne frego di quello che ha detto a proposito dell’Inter, spero solo li prenda per mano e li porti verso la vittoria (pure a paccheri, per svegliarli, mi andrebbe bene) – 8

JORGINHO s.v. – Entra per Gargano (stanco e ammonito), ma non ne ha le stesse caratteristiche e si perde nel finale di combattimento. Si vede all’attacco, ma perde palla. Difettando nella fase difensiva, si fa ammonire per un fallo su Pavoletti. Al rientro dopo due partite, conferma di non essere in buone condizioni.

Quel diamine di fallo appena entra in campo, sempre. Echesantanna – 5

DAVID LOPEZ 6,5 – Cura esclusivamente la fase difensiva, seconda gara da titolare dopo Udine. Ricompone con Gargano la diga di centrocampo come al Friuli. Contiene a fatica Taider che è il più incisivo dei centrocampisti del Sassuolo. Rischia il rigore per un intervento a gamba alta, ma è sul pallone contro Peluso. Poco propositivo, ma forse le consegne erano solo di difendere.

Rispetta le consegne con il cuore e con il corpo (e che corpo!) – 7 

CALLEJON 7 – Decide la gara sull’assist di Higuain. Terzo gol in campionato dopo le reti sul campo del Genoa e contro il Palermo. Anche quest’anno non smentirà la previsione dell’anno scorso di Benitez. Farà molti gol. Migliora la condizione fisica e si impegna molto nei rientri, a destra per aiutare Zuniga, a sinistra dopo un’ora di gioco per dar man forte a Britos.

Solito assist e solito gol. È la gioia che è quadrupla, in una partita così – 7 

HAMSIK 6 – Comincia bene, fa correre la palla, cerca Higuain e Insigne. Manca il gol in apertura a tu per tu con Consigli ma in un’azione confusa sotto porta e poi Gazzola libera sulla linea. Vince in partenza il duello con Magnanelli, il regista del Sassuolo. Poi diventa impreciso, perde qualche pallone e viene sostituito.

Marek, sappilo: ogni volta che passi la palla dietro, un tifoso ti manda una jastemma brutta come il commentatore sportivo più brutto che c’è (indicatelo voi) – 6

DE GUZMAN 5 – Entra per Hamsik (60’), sbaglia la prima palla e si fa notare poco. Con energie fresche dovrebbe sostenere le ripartenze, ma non ci riesce. Gioco confuso e poco utile.

Mah – 5 

INSIGNE 5,5 – Gran lavoro, impegno continuo, ma non è sempre lucido, perde i contrasti, quando si libera dell’avversario una volta tenta il tiro a giro, ribattuto da un avversario, altre volte cerca Higuain con i cross. Una buona conclusione sventata da Consigli in corner. Dopo un’ora di gioco passa a destra. Nei minuti di recupero si invola in solitudine sul lancio di Zapata, ma, stanco, si fa deviare la conclusione in corner.

E basta con ‘sto tiro a giro! – 5 

HIGUAIN 6,5 – È suo l’assiste vincente, ma rimane ancora a secco di gol. In campionato, non segna da aprile (tripletta alla Lazio). Comincia come una furia battendosi su tutto il fronte d’attacco. Rientra, combatte, cerca lo scambio con i compagni. Conclude male due volte, a lato. Denota stanchezza e Benitez lo sostituisce. Esce malvolentieri (69’).

“Abbiamo 25 giocatori in rosa e tutti sono importanti”(Rafa Benitez, conferenza stampa del 27 settembre 2014). Ottima la sostituzione. Se uno è stanco e non produce che il 40% di quanto può, non importa come si chiami, deve uscire – 6,5 

ZAPATA 6 – Entra con grande determinazione al posto di Higuain. Pianta subito Acerbi e va al cross non sfruttato dai compagni. Presente in difesa sui calci piazzati del Sassuolo, libera due volte l’area azzurra. Tenta più di una ripartenza lottando a centrocampo per prendere palla. Nel recupero pesca Insigne lanciandolo in gol, ma Lorenzinho non ce la fa.

Fa impressione dirlo, ma è il degno sostituto di Higuain. Di questo Higuain – 6,5 

BENITEZ 6,5 – Terza formazione in sette giorni. La squadra risponde con grande impegno. L’aveva definita la partita dell’anno per la delicatezza del momento azzurro. Contava la vittoria e ha vinto. Cambia ancora gli esterni della difesa (Zuniga per Henrique, Britos per Ghoulam). Conferma i centrali e Albiol finalmente torna in forma. Koulibaly risponde sempre presente e infila una gara con i fiocchi dopo gli errori di Udine e contro il Palermo. Gargano è ormai un punto fisso, dà sostanza, grinta e coraggio in mezzo al campo. Come a Udine gli mette al fianco David Lopez, molto difensivo, escludendo Inler e sembra una scelta azzeccata perché il centrocampo è più robusto. Lascia Insigne per 90 e più minuti in campo trattenendo Mertens in panchina (lo rilancerà a Bratislava). Ha una buona risposta da Higuain che inizia da lottatore. Tra le sostituzioni è valido l’impiego di Zapata anche se delude il Pipita. Il colombiano è in un momento di forma. Lotta, contrasta e lancia Insigne per il 2-0 mancato. Rafa mangerà il panettone e il resto. La vittoria tampona la crisi. Non c’è più il gioco di Rafa, il Napoli si fa concreto e “italiano”.

Dovevamo vincere e abbiamo vinto. Con tante cose ancora da rivedere, certo, trenta brutti minuti sul finale di partita e una testa ancora non del tutto recuperata. Ma è stato un primo passo verso la risalita, sono stati tre punti, un pranzo domenicale rilassato e una controra come dio comanda. Voi chiamatela pure minestra riscaldata, noi rispondiamo soltanto: “Deux fritteur”, anzi, tre. Intanto, però, vi dedichiamo questa, la dedichiamo a tutti quelli che dopo la vittoria – risicata sì, ma sempre vittoria – contro lo schifosissimo ma insidiosissimo Sassuolo sono spariti da cellulari, bacheche e gruppi Facebook, che hanno persino abbassato le tapparelle all’unisono. Madonna che silenzio c’era ieri sera. Che cosa strana in una città dove siamo quasi tutti tifosi del Napoli e dove, nel pieno di una crisi, abbiamo battuto una di quelle squadrette capaci di farci buttare il sangue. L’atteggiamento di Rafa mi è piaciuto: mi è piaciuto il sandalo al monosillabo calzato in conferenza stampa di fronte a giornalisti per la maggior parte inebetiti dalla malafede e mi è piaciuta l’espressione alla fine della partita, con la rabbia e l’adrenalina che trasudavano da ogni poro. Ne usciremo, eccome se ne usciremo. Nonostante voi. Che siete rumorosi, sì, ma non siete certo più di noi. E Forza Napoli (e Benitez). Sempre – 8
Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia

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