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Il Napoli non vince a Udine dal 5-0 di Lavezzi e Zalayeta

Il Napoli non vince a Udine dal 5-0 di Lavezzi e Zalayeta

Udine trasferta scomoda, ma questo propone il calendario al Napoli nella settimana di tre partite (mercoledì sera il Palermo al San Paolo, domenica a mezzogiorno sul campo del Sassuolo). Azzurri in guardia nel regno di Totò Di Natale, emigrante napoletano di lusso, 37 anni, 295 gol in carriera e col piede già caldo, quattro reti alla Ternana in Coppa Italia, doppietta all’Empoli alla prima di campionato.

Si va al Friuli con segni contrari. Il 5-0 del ritorno in serie A ha echi lontani, giocava ancora Grava e c’era Lavezzi, Zalayeta segnò due gol, Reja gongolava. Nei sei viaggi successivi, due sconfitte (con due triplette consecutive di Di Natale) e quattro pareggi. Più nera della notte.

Si vince poco al Friuli dove si gioca sotto il segno del pareggio (19 match nulli nelle ultime trentasei gare, 5 successi azzurri, 12 dell’Udinese). Coraggio. Il Napoli può anche farcela se ritrova un minimo di coesione e un equilibrio costante di squadra, sperando di rivedere sulle fasce due frecce.

Benitez avvicenda qualcuno dopo la notte con lo Sparta Praga. Con Maggio e Zuniga esterni, la difesa riprende lo schieramento-tipo. Tornerà ancora utile Gargano, motorino a centrocampo. Il Napoli può colpire in ripartenza se Hamsik dirigerà velocemente la sorpresa. Higuain ha voglia, destinargli più palloni e affiancarlo in profondità.

L’Udinese è squadra di brevilinei, quindi veloci e sguscianti. Si spera che il Napoli non trovi il carbone sotto l’albero di Natale di Stramaccioni (4-3-2-1). Occhio a quel dannato di Panagiotis Kone. Abbiamo ancora i segni della spettacolare rovesciata, quand’era al Bologna, con cui il greco-albanese si portò via la vittoria al San Paolo e finì tra i gol più belli segnalati dalla Fifa. E occhio a Muriel, se dovesse giocare, colombiano eclettico (23 anni) pronto al dai e vai con Di Natale.

I bianconeri di Udine fanno ancora i movimenti insegnatigli da Guidolin, la squadra apre sulle fasce, spinge con i mediani. Il brasiliano del Corinthians Guilherme (23 anni) è il nuovo direttore d’orchestra a metà campo. Ma sono le sventagliate di Di Natale a ribaltare il fronte, fiondando palloni lunghi che va poi a ricevere per il tiro.

Formazione giovane con i soliti talenti scovati dallo scouting friulano (un caro saluto ad Andrea Carnevale), altro che scugnizzeria, l’Udinese rastrella tutto il mondo. Facciamogli almeno pagare d’averci rifilato la controfigura di Inler per 13 milioni!

Il Napoli deve darci sotto vivendo alla giornata, senza pensare ai due impegni successivi e ravvicinati. Deve tornare protagonista in campionato contro ogni scetticismo e malaugurio dei gufi (per odio a De Laurentiis che, magari, se lo merita). Non può essere sparita d’un tratto la bella squadra dell’anno scorso. In campo vanno gli stessi. Riprendere lo spartito di Benitez e soprattutto non distrarsi. Sette gol presi nelle prime cinque partite della stagione sono troppi.

MIMMO CARRATELLI

 

SERIE A – 3^ GIORNATA.

Cesena-Empoli 2-2, Milan-Juventus 0-1. Domenica: Chievo-Parma, Atalanta-Fiorentina, Genoa-Lazio, Roma-Cagliari, Sassuolo-Sampdoria, Udinese-Napoli (ore 18), Torino-Verona (20,45), Palermo-Inter (20,45).

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