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Il Napoli all’asta: Pozzo si ritira, De Laurentiis medita di seguirlo

Il Napoli all’asta: Pozzo si ritira, De Laurentiis medita di seguirlo

29 agosto 2004

A 24 ore dalle sentenze del tribunale, si ritira il patron dell’Udinese Giampaolo Pozzo. Attacca: “Troppa confusione, non c’è più tempo per intervenire sul mercato. Aspetto solo una chiamata della curatela”. Poi manda una stoccata agli altri pretendenti: “I ricorsi? Sono solo un bluff”. È sul punto di ritirarsi anche il produttore cinematografico De Laurentiis, i suoi legali attraverso una nota diffusa all’Ansa fanno sapere: “Lo stiamo convincendo a ritirare l’offerta, visto che la manleva dà titolo di preferenza nell’asta”.

Alla battaglia giudiziaria, che dopo la sentenza del tribunale prevederebbe comunque gli altri gradi di giudizio ed eventuali ricorsi, esiste una sola alternativa: una transazione tra Fallimentare e Figc, con un’asta milionaria gestita dal tribunale e l’accettazione della C1. Le regole vengono consegnate al professor Rascio con l’etichetta di “consultazione esplorativa”. Sono tre pagine spedite via fax: i pretendenti vengono invitati a riformulare le loro offerte entro le ore 12 del giorno successivo. La proposta d’acquisto, chiarisce la Fallimentare, comprende il marchio della Ssc Napoli e i trofei custoditi nel caveau del Banco San Paolo. Ma il nuovo proprietario dovrà farsi carico dei rapporti di lavoro della precedente società. Base d’asta: 25 milioni, da pagare con assegno circolare. Tutto questo in caso di transazione con la Figc per la C1. Ma per l’ipotesi di un ripescaggio in serie B sarà dovuta un’ulteriore somma pari al 50% del prezzo fissato. 

Il Ciuccio

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