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Il ministro Urbani interviene sul caso Napoli

Il ministro Urbani interviene sul caso Napoli

23 agosto 2004

Sul caso Napoli si fa sentire il governo con la voce del ministro Urbani, da Atene, ai Giochi olimpici. “Con il Coni e la Federcalcio, da quando abbiamo riformato la legge Melandri per dare autonomia allo sport, ci sono stati problemi di interpretazione. Se ci fossimo intesi di più e meglio io avrei preferito che la questione del Napoli non andasse in tribunale: si poteva, con la Federcalcio, ragionare in uno spirito di collaborazione. Invece la cosa è finita in mano ai giudici, e adesso ovviamente non si può far altro che aspettare le decisioni del tribunale, e rispettarle”.

Forte di questa linea, al termine di una riunione di 8 ore, la Fallimentare sceglie la linea del pugno duro con la Figc sulle cause ancora aperte. “Vanno avanti”, annuncia il giudice Vito Frallicciardi. E dunque il 25 agosto si attende la nuova udienza sul blocco della serie B. Nel frattempo entro 24 ore si darà una risposta sul Lodo Napoli. I giudici napoletani, che ancora insistono per un ripescaggio in serie B, nell’interesse dei creditori, chiederebbero delle modifiche prima di accettarlo. Vogliono che sia la Figc a farsi carico di eventuali azioni di risarcimento danni. Gaucci infatti minaccia di chiedere 80 milioni.  

Nel ritiro di Abbadia San Salvatore, intanto, arriva un nuovo acquisto. Il difensore Matteo Rossi, marcatore centrale, svincolatosi dall’Ancona fallito. Gregucci vuole vederlo in amichevole il 4 settembre con il Grosseto. Salta invece la partita prevista per il 26 agosto contro il Genoa, invisa alla Figc. Preziosi si tira indietro: ufficialmente per paura di infortuni dopo una brutta sconfitta in Coppa Italia.
Il Ciuccio

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