Ieri sera, sulle ali di Mediaset, Aurelio De Laurentis ha consegnato su di un piatto d’argento ai due presidenti delle rivali storiche dei tifosi napoletani, Agnelli e Pallotta, un assegno di 10 milioni di euro ciascuno, dal momento che si dividono da soli la torta della Uefa per la partecipazione alla Champions. In tal modo è aumentata ulteriormente la forbice con le due squadre di vertice che ci hanno preceduto nella passata stagione, mentre il Napoli viene riassorbito dalle inseguitrici.
Questa volta De Laurentis, contrariamente alla sua natura, ha giocato d’azzardo, ma gli è andata male. Pensava di entrare nella Champions a basso costo contro squadre di rango inferiore quali Copenaghen, Leverkusen, Lilla, Porto e Apoel. Ma la sorte non lo ha secondato, perché ha incontrato l’unica squadra fuori della portata di questo Napoli.
Purtroppo le lacrime sono soltanto le nostre!
Il Napoli con il vitalizio dei diritti televisivi, continuerà a galleggiare nella zona alta della classifica, ma senza altre ambizioni, mentre il Cda familiare della famiglia De Laurentiis continuerà, nel rispetto del fair play finanziario, a riscuotere un meritato assegno di sei milioni all’anno.
Caro Massimiliano, questa volta dissento dalle tue, sia pure marginali critiche a Benitez. Se la condizione psicofisica di quelli che sono scesi in campo, e non certo per colpa dell’allenatore, è stata a dir poco disastrosa, immaginiamo quella degli altri che sono rimasti in panchina.
Sono rimasto deluso da Benitez per un altro motivo, mi aspettavo le sue dimissioni!
Antonio Patierno
